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Domenica 29 ottobre, dalle 11:50 su Canale 5, è in onda un nuovo appuntamento di Melaverde. Il programma, alle 11:00, è preceduto da Le storie di Melaverde. Esso consiste in una raccolta di migliori servizi realizzati nella trasmissione. Al timone, come sempre, ci sono Ellen Hidding e Vincenzo Venuto.
Melaverde 29 ottobre, la Val di Fassa
Melaverde del 29 ottobre, visibile in diretta streaming e on demand su Mediaset Play, è in Val di Fassa. In particolare, le telecamere del format analizzano il borgo di Soraga. Qui, da tempo, c’è una particolare tradizione: lavorare il legno per costruire dei giocattoli per bambini.
Non è un caso che, come racconta Melaverde del 29 ottobre, fino allo scorso anno operavano nella valle grandi fabbriche di giocattoli. Durante l’inverno, quando non si lavorava nei campi, molti cittadini della Val di Fassa erano impiegati in tali aziende. Sono passati decenni, ma ancora oggi c’è una famiglia locale che, con costanza e determinazione, porta avanti questa tradizione.
L’allevamento di cavalli Norici di Paolo
Durante Melaverde del 29 ottobre è analizzata anche un’altra attività molto praticata in Val di Fassa. Stiamo parlando dell’allevamento e, a tal proposito, i conduttori incontrano Paolo. Quest’ultimo, infatti, cura una mandria di cavalli Norici, razza particolarmente adatta alla montagna per la capacità di percorrere terreni pendenti.
Paolo utilizza gli animali per trainare un calasse, con cui porta i suoi ospiti alla scoperta delle meraviglie del territorio. L’uomo, in compagnia della famiglia, gestisce, inoltre, una bella malga.
Melaverde 29 ottobre, la Val di Gresta
Nel corso di Melaverde del 29 ottobre è analizzata la Val di Gresta. La valle è situata nella parte meridionale del Trentino Alto Adige e ha un territorio composto da terrazzamenti naturali. Su questi, l’uomo è successivamente intervenuto, installando dei muretti a secco per stabilizzare la terra ed evitare uno scivolamento verso la valle.
In tali zone sono sorti borghi e, soprattutto, orti. Melaverde del 29 ottobre, infatti, racconta la proficua attività di coltivazione di verdure ed ortaggi, nata inizialmente per esigenze di autoconsumo della popolazione locale. Oggi, la maggior parte delle aziende di agricoltura si sono convertite al biologico. Non a caso, la zona è conosciuta con il nome di Valle del bio.
Se la Val di Gresta è dominata da un paesaggio agricolo, però, è anche grazie all’influenza positiva esercitata dall’Ora. Quest’ultimo è un vento che soffia dal Lago di Garda e che permette di coltivare fino ai 1300 metri di altezza.