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Linea Bianca, programma che racconta le bellezze montuose del nostro paese, sabato 20 gennaio è in Abruzzo. In particolare, nella puntata in onda oggi su Rai 1 dalle 14:00 è protagonista la città capoluogo, L’Aquila.
Linea Bianca 20 gennaio, il Monte Aquila
Linea Bianca del 20 gennaio, come di consueto, è condotto da Massimiliano Ossini e Lino Zani. Con loro c’è l’inviata Giulia Capocchi. In apertura di appuntamento, Ossini si trova sulla cima del Monte Aquila, posta a un’altezza di circa 2500 metri sopra il livello del mare.
Qui, il conduttore è accompagnato da una guida alpina locale, che racconta alcuni segreti del Gran Sasso. Zone, queste, che in passato hanno fatto da cornice a pellicole cinematografiche molto conosciute.
La sofferenza del ghiacciaio del Calderone
In seguito, nell’appuntamento di Linea Bianca ci si sposta a Pacentro. Nel borgo, in compagnia di un giovane storico del posto, si va sulle tracce della figura storica del Papa emerito Celestino V. Sempre a Pacentro è approfondita la tradizione legata alla corsa degli zingari. Tale ricorrenza si svolge ogni prima domenica di settembre e ha una storia lunga oltre 200 anni.
Come spesso avviene nel format, durante Linea Bianca del 20 gennaio è proposto un focus sui cambiamenti climatici. Tra le vette del Corno Grande e del Corno Piccolo c’è il cosiddetto ultimo superstite, ovvero il ghiacciaio del Calderone. Esso è il più meridionale presente in Europa ed è in grande sofferenza a causa del riscaldamento globale. Non a caso, da poco è stato declassato a glacionevato, ovvero un accumulo di ghiaccio e neve.
Linea Bianca 20 gennaio, il progetto Xenon 1T
A Linea Bianca di sabato 20 gennaio, le telecamere della trasmissione sono nei sotterranei del Gran Sasso, all’interno dei laboratori dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. È in tale luogo che, dentro una grande sfera di metallo, va avanti il progetto chiamato Xenon 1T. Esso consiste nello studio di uno dei più grandi misteri dell’universo, ovvero quello della materia oscura.
Nel corso di Linea Bianca si risale ad alta quota, fino ai 2100 metri sopra il livello del mare. In una zona con un cielo particolarmente buio e limpido sorge l’osservatorio astronomico di Campo Imperatore. Fondato nel 1965, è utilizzato ancora oggi per ricerca scientifica e divulgative. Al proprio interno ha l’unico telescopio ad infrarossi presente in Italia. Infine, Lino Zani si trova tra le vie del centro de L’Aquila, dove è alla ricerca di un gigantesco scheletro di mammut.