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Mercoledì 12 giugno, su La7, è in onda In viaggio con Barbero Il caso Matteotti. Lo speciale è visibile dalle 21:20. Alla conduzione, come sempre, c’è l’intellettuale Alessandro Barbero.
In viaggio con Barbero Il caso Matteotti, il centenario dall’omicidio
In viaggio con Barbero Il caso Matteotti è trasmesso nel centenario dal terribile omicidio, avvenuto il 10 giugno del 1924. Il leader politico, tra gli uomini più influenti della storia moderna del nostro paese, è stato brutalmente assassinato dalle squadre fasciste. Matteotti, segretario del Partito Socialista Unitario, è stato ucciso dopo aver denunciato le illegalità commesse dal governo Mussolini. Esecutivo, questo, che da lì a poco si sarebbe trasformato in una dittatura.
Il racconto parte dal Polesine
In viaggio con Barbero Il caso Matteotti racconta, nei minimi dettagli, la vita di Giacomo Matteotti. La narrazione parte dal Polesine, luogo nel quale il leader politico è nato e cresciuto. È in tale provincia che Matteotti inizia ad interessarsi alla politica.
Seguendo le orme del fratello, a 13 anni si iscrive al Partito Socialista Italiano. Il 26 gennaio del 1908, a 22 anni, è eletto consigliere comunale del paese natale Fratta Polesine.
In seguito, Matteotti ricopre vari ruoli politici, fino allo scoppio della prima guerra mondiale. Il futuro leader politico, infatti, è un convinto sostenitore della neutralità. In più di una occasione, esprime posizioni antimilitariste. Tali idee gli costano un confino di tre anni dal Polesine.
In viaggio con Barbero Il caso Matteotti, il trasferimento a Roma e l’omicidio
Durante In viaggio con Barbero di oggi è proposto un focus sul 1919, che rappresenta per Matteotti un punto di svolta. In tale anno, infatti, ottiene la nomina di parlamentare, essendo eletto nel collegio di Ferrara. Una volta trasferito a Roma, colpisce tutti per il suo carattere battagliero e meticoloso. Inoltre, non esita nel denunciare a livello internazionale le barbarie compiute dal governo fascista.
Il culmine avviene nel 1924. In un celebre discorso in Parlamento, denuncia la non validità delle elezioni a causa delle intimidazioni fasciste. Pochi giorni dopo tale intervento, il 10 giugno del 1924, Matteotti è rapito ed ucciso da una squadraccia fascista, guidata da Amerigo Dumini. Nel gennaio del 1925, Benito Mussolini, in un discorso alla Camera dei Deputati, si è assunto la responsabilità politica, morale e storica dell’assassinio. Il padrone di casa, ne In viaggio con Barbero Il caso Matteotti, ricostruisce nei dettagli ciò che è avvenuto. In particolare, si sofferma sui vari personaggi che orbitano intorno al delitto.