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Domenica 15 settembre, su Rai 1, parte l’edizione 2024-2025 di Linea Verde. Il programma, punto di riferimento dei palinsesti invernali della rete ammiraglia della TV di Stato, è visibile dalle 12:20.
Linea Verde 2024-2025, i conduttori e le novità
L’edizione 2024-2025 di Linea Verde è visibile, oltre che in tv, anche in streaming ed on demand tramite il sito Rai Play. Al timone della trasmissione torna la coppia composta da Livio Beshir e da Peppone Calabrese, già padrone di casa della versione estiva del format e di Camper. Entrambi, quest’anno, propongono un focus sul senso di comunità che si respira ancora nelle province italiane, con un’attenzione particolare rivolta alle tradizioni ed alle feste.
Al loro fianco, nelle puntate di Linea Verde 2024-2025, torna Margherita Granbassi. Quest’ultima, ex schermitrice capace di vincere due medaglie di bronzo, ha il ruolo di inviata. In ogni appuntamento percorre gli itinerari più belli presenti nei territori protagonisti della puntata.
L’Alto Adige al centro della prima puntata
Al centro della prima puntata di Linea Verde 2024-2025, in onda il 15 settembre, vi è l’Alto Adige. In particolare, i conduttori propongono un focus sulla Strada del vino. Quest’ultima è situata all’interno della provincia di Bolzano ed è un percorso che unisce le bellezze naturali alla cultura millenaria delle viti.
I tanti produttori della zona, in queste settimane, si stanno preparando alla vendemmia dei grandi vitigni tipici, come il Pinot Nero e il Traminer. Si tratta, al tempo stesso, di una risorsa economica e di un paesaggio di grande fascino, come il Lago di Caldaro, la Gola Rastembach e le Alpi. Nella regione, domina un’agricoltura attenta al rispetto dell’ambiente, con una particolare applicazione verso la clientela che frequenta i sempre molto apprezzati mercati biologici.
Linea Verde 2024-2025, le maschere dei krampus
A Linea Verde del 15 settembre si parla del mais e, soprattutto, della preparazione della polenta, antico alimento che, in passato, era al centro dell’alimentazione delle fasce più povere della popolazione. Sono analizzati gli orti di montagna e gli allevamenti in quota. Le telecamere testimoniano che nei pascoli alpini sono state introdotte le bufale, grazie alle quali sono prodotte le gustose mozzarelle.
C’è spazio, durante la puntata odierna della trasmissione, per l’artigianato, con un’analisi dell’abbigliamento tipico tirolese e della tradizione dell’intaglio del legno. Una vera e propria arte, quest’ultima, che risale al XVII secolo. Grazie ad essa sono realizzate le suggestive maschere dei krampus. Tali figure sono le protagoniste della sfilata di San Nicola.