Originariamente La Rondine era concepita come operetta, ma Puccini, insoddisfatto dell’impianto drammatico costruito dai librettisti Heinz Reichert ed Alfred Willner, volle trasformarla in un’opera vera e propria affidandosi al commediografo italiano Giuseppe Adami. Ma non tutto andò come previsto. Infatti l’autore non aveva fiducia nel buon esito dell’operazione ed era in crisi creativa, per cui la preparazione del lavoro andò avanti attraverso continue scritture e riscritture, per ben due anni, dal 1913 al 1915.
Sciolto il contratto con i commissionari viennesi a causa dello scoppio del primo conflitto mondiale, La Rondine fu rappresentata al Grand Théâtre de Monte Carlo il 27 marzo 1917. L’accoglienza fu festosa, ma va ricordato che si trattava di una piazza facile in quanto abbastanza periferica
Protagonista dell’opera è Magda (soprano), una giovane donna che ama vivere nell’ambiente mondano della Parigi del Secondo Impero; ma se all’apparenza sembra soddisfatta della sua esistenza, nella realtà è alla ricerca del grande amore.
Con la complicità di Prunier (tenore), un amico poeta, Magda decide di concedersi una trasgressione e una breve evasione alla propria esistenza: si reca i travestita da grisette, in un locale notturno. Nella Francia del XIX secolo si definiva grisette la ragazza nubile di basso e medio ceto sociale e modesta istruzione che viveva fuori della famiglia, senza il suo supporto. Il nome viene dal tipo di stoffa popolare e non costoso con cui si confezionavano gli abiti.
Nel corso della serata incontra Ruggero (tenore), un giovane aristocratico di provincia di passaggio per Parigi.
Fra i due è colpo di fulmine: la passione è talmente dirompente che Magda abbandona la capitale per rifugiarsi con il suo amato in un remoto angolo della Costa Azzurra. Ma viene assalita dal rimorso di aver nascosto a Ruggero il suo passato. E quando il giovane le annuncia di aver ottenuto dai genitori il consenso alle nozze, cambia idea perchè consapevole di non poter essere la moglie sognata dal suo uomo.
Rivela quindi a Ruggero la verità e gli fa comprendere la necessità di separarsi. Inutilmente il giovane la supplica di non abbandonarlo: Magda, soffocando il dolore, si allontana per sempre.
Direttore Valerio Galli. Regia, luci, scene e costumi sono di Denis Krief. Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino.
Gli interpreti: Ekaterina Bakanova, Matteo Desole, Hasmik Torosyan, Stefano Antonucci, Matteo Mezzaro Dario.
La regia tv è di Daniela Vismara.