L’opera fu messa in scena per la prima volta al Théâtre national de l’Opéra-Comique di Parigi il 30 aprile 1902 diretta da André Messager con Mary Garden e Jean-Alexis Périer. La rappresentazione non fu accolta favorevolmente a causa di contrasti creatisi tra il compositore e Maurice Maeterlinck dal cui omonimo dramma simbolista era tratta Pelléas et Mélisande. Fu proprio Maeterlinck a far contestare l’interpretazione all’interno del teatro. Ma la seconda volta fu, invece, un vero trionfo e consacrò Debussy nel panorama della musica classica internazionale.
Secondo l’opinione di numerosi musicologi, Debussy viene considerato come uno dei massimi esponenti del cosiddetto “impressionismo musicale”, anche se lo stesso compositore ne negò l’appartenenza, nonostante le chiare influenze simboliste di Verlaine e Mallarmé.
(si apre in una nuova finestra)Pelléas et Mélisande | la struttura
Pelléas et Mélisande è un dramma lirico in cinque atti e dodici quadri su libretto, come anticipato, di Maurice Maeterlinck. Vi viene sintetizzato il simbolismo musicale di Debussy e quello teatrale di Maeterlinck.
La versione proposta da Rai 5 è interpretata dal maestro Juraj Valčuha, all’epoca direttore principale dell’Orchestra Rai.
Accanto a lui un cast di artisti in gran parte francesi, con il soprano Sandrine Piau e il baritono Guillaume Andrieux nei ruoli dei protagonisti, il baritono Paul Gay in quello di Golaud, il soprano Chloé Briot nei panni del piccolo Yniold, il contralto Karan Armstrong che interpreta Geneviève, il basso Robert Lloyd come Arkel e il baritono Mauro Borgioni nel doppio ruolo del dottore e del pastore. Il Coro è il Maghini di Torino, diretto da Claudio Chiavazza. La regia televisiva è affidata a Rossella De Bonis.
Pelléas et Mélisande | la trama
Siamo in presenza di un’opera di fascino intenso e strano che parla di amore e tradimento. Tutto è finto, non esiste una collocazione geografica per il regno d’Allemonde, e il medioevo di Maeterlinck, sospeso nel tempo e nello spazio. E’ un’epoca di fiaba: la foresta, il castello, luoghi tipici della favola e della fantasia in cui si consuma l’attrazione tra Pelléas e Mélisande, il successivo tradimento di lei e poi la morte.