Il romanzo più importante di Alessandro Manzoni viene rivisitato in una maniera molto singolare attraverso le vicende storiche che coinvolgono i protagonisti.
Angela Junior nel corso della puntata è come se leggesse, o meglio rileggesse il testo, non come tutti lo abbiamo letto a scuola, ma sotto un’ottica differente. Il conduttore si ispira al consiglio che dava Umberto Eco: «I Promessi Sposi bisogna leggerli di nascosto, come se fosse un libro proibito».
È proprio questo il trend utilizzato da Angela Junior, che scarterà a priori la lettura scolastica e utilizzerà il romanzo per documentare l’epoca del decennio dove è ambientato.
Naturalmente Angela si servirà di documentazione cinematografica e televisiva. In particolare farà riferimento allo sceneggiato firmato alla regia da Salvatore Nocita e andato in onda nel 1989. Il titolo era proprio “Renzo e Lucia“.
Ulisse – il piacere della scoperta | I Promessi Sposi
Attraverso le vicende dei due noti protagonisti e soprattutto dei grandi avvenimenti storici che si sono susseguiti, il conduttore parlerà del ‘600 come di un secolo ricco di storia, di arte, di cultura, caratterizzato anche da grandi avvenimenti storici molti dei quali sono stati delle vere e proprie tragedie. Tra questi ultimi la carestia, la guerra dei 30 anni, ma soprattutto la peste che decimò l’Italia in quegli anni. Della peste ne parla anche Alessandro Manzoni all’interno de I Promessi Sposi. Attraverso le pagine del libro rivivremo alcuni degli episodi rimasti nell’immaginario collettivo degli studenti che hanno letto il libro sui banchi di scuola. Tra questi l’immagine di una bambina morta di peste e il pianto disperato della madre che non voleva cedere il corpicino della figlia ai carri dei monatti che giravano per le strade di Milano raccogliendo i cadaveri dei morti.
Alberto Angela parlerà anche della corrispondenza di alcuni personaggi del romanzo con persone realmente esistite. Ad esempio Don Rodrigo (che morirà di peste) e l’Innominato non sono poi stati immaginati dalla fantasia del Manzoni ma, nelle cronache nere del ‘600, ci sono personaggi che hanno molte somiglianze con i due menzionati.
Anche il cardinale Federico Borromeo sarà al centro delle attenzioni del programma. Angela parlando di lui entrerà nella Biblioteca Ambrosiana, la prestigiosa istituzione da lui fondata a Milano che ancora oggi è un fiore all’occhiello per la città lombarda.
L’ultima tappa del viaggio è nel Duomo di Milano che, all’epoca in cui si sono svolti i fatti de I Promessi Sposi, era ancora in fase di costruzione. A questo proposito viene ricordato l’episodio di Renzo che quando arriva in città si trova al centro di tumulti popolari dovuti alla carestia che cominciava ad infuriare.
Non potrà mancare neppure una visita alla casa di Alessandro Manzoni. Vedremo lo studio dove lo scrittore ha realizzato la stesura del romanzo.
Infine Alberto Angela spiegherà come I Promessi Sposi siano un inno alla libertà e all’indipendenza dallo straniero: ricordiamo che l’Italia era sotto il dominio degli austriaci e Alessandro Manzoni aveva voluto lanciare un messaggio ai suoi connazionali affinché si ribellassero e tornassero ad essere un popolo libero.
Desidero ringraziare Alberto Angela per la bellissima puntata dedicata al “Viaggio nei Promessi Sposi” che ha incrinato l’immagine scolastica conservata nella memoria ma l’ha arricchita con gli approfondimenti e con i commenti. Riguardo questi ultimi sicuramente il Seicento in Italia è un protagonista indiscusso ma sono da dimenticare altri protagonisti come l’idea di Provvidenza trasmessa da Manzoni. Grazie ancora!
Milva Capoia, Collegno, 08 aprile 2018