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Top Crime manda in onda, questa sera, il secondo tv movie della serie Il commissario Claudius Zorn dal titolo Senza luce. L’appuntamento è alle 21:25 con Stephan Luca che interpreta il protagonista.
Il commissario Claudius Zorn: Senza luce – protagonisti, dove è girato
L’attore Axel Ranish si cala nel ruolo di Schröder il suo fedele braccio destro, collega inseparabile con un ottimo fiuto per trovare i colpevoli. A sui favore anche una grande compostezza sia nel lavoro che nella vita privata. Insomma un poliziotto che non si scompone mai ed ha una propria filosofia di vita.
Il commissario Claudius Zorn: Senza luce – la trama
Il caso di questa sera con cui deve confrontarsi Zorn è particolarmente intricato.
Nel fiume di Halle (Saalle) la città della Sassonia dove si svolgono gli eventi, viene trovato il cadavere di un uomo di mezza eta’. Ad una prima indagine, viene subito scoperta una ferita d’arma da fuoco alla tempia. Sembrerebbe un’esecuzione, ma in realtà e’ un caso di suicidio: l’uomo e’ precipitato da un ponte dopo essersi sparato alla testa. La sorpresa di Zorn e del suo assistente è constatare che si tratta del magistrato Meinolf Grünbein, il procuratore del Tribunale regionale.
Le indagini di Zorn, che già non solo semplici, si complicano ulteriormente per il recente arrivo di Jan Cernyk, un collega investigatore mandato da Berlino. Il clima si surriscalda e soprattutto Zorn inizia a sospettare che il nuovo collega sia stato inviato per controllare lui stesso e il suo operato.
Le sue mansioni, infatti, non sono chiare e Zorn si indispettisce giorno dopo giorno in un clima teso che gli toglie la serenità di dedicarsi all’indagine.
Ma come se non bastasse Schröder resta coinvolto in un incidente stradale che lo costringe ad un ricovero in ospedale a causa di una commozione celebrale. Zorn sente la mancanza del collega di cui apprezza soprattutto le intuizioni nel cercare indizi determinanti per la soluzione dei casi.
Il finale del film
L’inchiesta sta per sfuggire di mano al commissario. Ma fortunatamente si accorge che l’incidente del suo collega è legato alla morte del procuratore regionale.
Sarà inaspettatamente proprio Czernyk, mettendo a repentaglio la propria vita, a rappresentare la svolta nelle indagini. Il tassello mancante è l’accertamento delle responsabilità di un serial killer e la complicità di un insospettabile giudice.