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Rai 1 trasmette questa sera, in replica, Un diario del ’43, secondo tv movie datato 2019 del ciclo Il Commissario Montalbano 2019.
Il film tv, come tutti i precedenti, è tratto dai racconti di Andrea Camilleri “Un diario del ’43” e “Being here” ambedue editi da Sellerio.
L’appuntamento è in prime time alle 21:25.
Il Commissario Montalbano ascolti
Dopo il gradimento bulgaro ottenuto del primo tv movie del 2019 con addirittura il 44% di share e 11 milioni di telespettatori, Luca Zingaretti torna ad impersonare il commissario di Vigata Salvo Montalbano a cui deve la grande notorietà. Accanto a lui il cast storico: Cesare Bocci (Mimì Augello), Peppino Mazzotta (Giuseppe Fazio), Angelo Russo (Catarella) e Sonia Bergamasco (Livia).
Il Commissario Montalbano: Un diario del ’43 – trama
La vicenda di cui deve occuparsi Montalbano questa sera viene dal passato ed è addirittura legata ad un diario scritto nell’estate del 1943. A compilarlo fu un ragazzo che all’epoca aveva 15 anni ed il cui nome era Carlo Colussi.
Il diario era stato scoperto dopo la demolizione di un vecchio silos e, una volta finito in mano al commissario di Vigata, aveva destato grandissima impressione non soltanto in lui ma anche gli uomini che lo accompagnano tradizionalmente nelle indagini.
A sconvolgere è stato soprattutto il racconto fatto da questo giovane, intriso di una feroce ideologia fascista. Infatti il diario contiene la confessione da parte di Carlo Colussi, di aver compiuto una strage terribile all’indomani dell’8 settembre del 1943.
Ricordiamo che in questa data fu proclamato l’armistizio di Badoglio e l’annuncio dell’entrata in vigore del cosiddetto armistizio di Cassibile, frazione del comune di Siracusa. Con questo atto veniva annunciato alla popolazione italiana l’accordo con gli anglo-americani.
Il finale del tv-movie
Il giorno stesso in cui è stato scoperto il diario si presenta al commissariato di Vigata un certo John Zuck (Dominic Chianese), un uomo che ha superato i 90 anni ma mantiene ancora un’aria molto lucida che fa capire prontezza di riflessi e intelligenza.
Tornato a Vigata scopre per caso che il suo nome è inserito sulla lapide dei Caduti di guerra. L’arzillo vecchietto chiede a Montalbano se può aiutarlo a ristabilire la verità ed a restituirgli quella esistenza in vita che gli era stata tolta oltre 70 anni prima. Si tratta davvero di una vicenda singolare per la risoluzione della quale Montalbano promette il suo aiuto.
Il giorno successivo un altro novantenne, Angelino Todaro, viene trovato morto. L’uomo era uno dei più ricchi imprenditori della città. Montalbano comprende che tra le due morti c’è sicuramente un nesso. Toccherà a lui scoprirlo e portare alla luce una drammatica realtà. Naturalmente tutto è collegato a quel diario del ’43.
La regia è di Alberto Sironi.