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Rai 1 trasmette, questa sera, La concessione del telefono, il Tv movie tratto dall’omonimo romanzo storico di Andrea Camilleri, è in onda in prima serata, alle 21.20. Il film tv si unisce agli altri due, La mossa del cavallo e La stagione della caccia, andati in onda nel 2018 e nel 2019 con oltre il 30% di share.Fanno parte del trittico C’era una volta Vigata che racconta l’immaginifica cittadina nel corso della seconda metà dell’Ottocento.
La concessione del telefono – cast, attori, regia, riprese, location
Nel cast del tv-movie La concessione del telefono recitano gli attori: Alessio Vassallo, Thomas Trabacchi (La vita promessa 2), Fabrizio Bentivoglio, Corrado Guzzanti, Corrado Fortuna, Federica De Cola, Dajana Roncione. La regia è di Roan Johnson.
La storia viene raccontata con tono brillante ed esilarante. Ed appare come un vero e proprio j’accuse sarcastico contro le contraddizioni della Sicilia e forse dell’Italia intera. Insomma siamo dinanzi ad una commedia sulla stupidità umana: stupidità istituzionale, burocratica, persino sentimentale. Inoltre, il film tv contiene una satira sociale e politica di incredibile attualità
La concessione del telefono – trama del film in onda su Rai 1
La trama ha come protagonista Pippo Genuardi, nato a Vigàta il 3 settembre 1856. Il giovane è un commerciante di legnami che, però non considera questa attività come la sua occupazione maggiore.
Il suo vero talento è di mettersi nei guai e ci riuscirà in pieno. Spiantato, ironico, amante delle donne e della tecnologia, Pippo Genuardi sembrerebbe aver cambiato radicalmente stile di vita dopo aver sposato Taninè Schilirò, figlia dell’uomo più ricco di Vigàta.
Genuardi, però, è un uomo che in realtà non si accontenta mai. E così, invia tre lettere al Prefetto Marascianno. Non sa che è un napoletano paranoico e complottista che contribuirà a far nascere sviluppi assolutamente singolari..
Con le tre missive mette in moto un meccanismo che mette al centri di due fuochi. Da una parte c’è lo Stato, che ritiene di avere a che fare con un pericoloso sovversivo. Dall’altra c’è l’uomo “di rispetto” Don Lollò, che inizia a credere che il Genuardi si stia prendendo gioco di lui.
Insomma la bizzarra idea di voler disporre di una linea telefonica scuote una Sicilia che non riesce a modernizzarsi. Mentre Genuardi è già molto avanti, proiettato nel futuro, ma deve fare i conti con i pregiudizi radicati.
Il finale del film
Nella parte finale del film, Genuardi, per ottenere l’agognata “concessione del telefono”, sarà disposto a tutto.
Innanzitutto si rivolge al suocero per chiederne l’appoggio. Ma si rivolge anche alla mafia. Inizia a corrompere funzionari pubblici e si spinge a tradire il suo vecchio amico Sasà. Il tutto sotto gli occhi del Questore Monterchi, venuto dal Nord, che osserva sgomento e impotente il concatenarsi folle degli eventi. La conclusione è davvero inaspettata anche per il povero Monterchi che, solo per aver creduto nella buonafede del Genuardi, subirà una punizione professionale.