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La7 propone questa sera il film documentario dal titolo A Nuclar Story. L’appuntamento è in prima serata alle 21.25 con la pellicola di genere storico della durata di un’ora e 90.
A Nuclear Story – trama del film in onda su La7
Pio è il giornalista italiano corrispondente per Sky che vive in Giappone da più di 30 anni. Si trova a Tokyo il giorno del terremoto e decide di partire per raggiungere le zone colpite dallo tsunami. Sarà il primo giornalista straniero a riuscirvi.
Fukushima: A Nuclear Story offre un punto di vista totalmente inedito della tragedia, narrata dalla voce di Massimo Dapporto per la versione italiana e Willem Dafoe nella versione inglese.
Christine Reinhold e Matteo Gagliardi uniscono in questo documentario – risultato di tre anni di ricerche – la storia del giornalista, Pio d’Emilia. Il professionista non ha abbandonato il suo lavoro nel momento di maggior pericolo nucleare, Vengono raccontati i dubbi e i timori di un uomo nei giorni seguenti la triplice tragedia di Fukushima e la ricerca di ciò che è veramente accaduto nella centrale nucleare di Fukushima Daichii.
In una intervista inedita l’ex Primo Ministro Naoto Kan rivelerà come Tokyo, e probabilmente il Giappone, si siano salvati per un caso fortuito da una catastrofe ben più grande. Il regista descrive tramite la ricostruzione dei Disegni Manga l’impatto dei tragici eventi rendendoli più comprensibili alle nostre sensibilità.
Il disastro ambientale di Fukushima
“Fukushima: A Nuclear Story” non è solo un film su Fukushima, piuttosto Fukushima è l’incidente, l’evento che ha generato la storia narrata. La questione in gioco è se sia giusto produrre energia e con quali costi e rischi. E se questi rischi abbiano la priorità nelle valutazioni di realizzazione delle centrali nucleari rispetto ai profitti economici di chi le costruisce e gestisce.
É la storia di una valvola rotta per caso che ha salvato il Giappone da una ben più grande tragedia. Quanto sono sicuri gli impianti delle centrali nucleari? Quanto conosciamo di questi impianti? E della loro manutenzione, uso e sicurezza? I giornalisti stranieri, e così il mondo intero, hanno dovuto attendere due anni perché fosse loro permesso di entrare nella Centrale nucleare Fukushima Daichii e di poter vedere che cosa fosse realmente accaduto.
A Chernobyl questa possibilità non fu neanche data per lunghissimo tempo. Il popolo giapponese per la prima volta è sceso in piazza per chiedere la verità e il diritto di conoscere, e conoscere ha permesso loro di decidere per il proprio paese e per la propria sicurezza.
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