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Lunedì 27 marzo, dalle ore 12:00, si è svolta la conferenza stampa di presentazione del film I cacciatori del cielo. La pellicola è trasmessa mercoledì 29 marzo, in prima serata su Rai 1. La produzione intende celebrare il centenario della Costituzione dell’Aeronautica Militare e racconta le storie e le imprese dei pionieri del volo. Tra questi c’è il protagonista Francesco Baracca, che nel film ha il volto di Beppe Fiorello.
Alla conferenza stampa de I cacciatori del cielo presenzia Fabrizio Zappi, Direttore Rai Documentari. Con lui ci sono le produttrici Chiara Sbarigia di Cinecittà S.P.A e Gloria Giorgianni di Anele. Atteso Luca Goretti, Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare. Infine, intervengono il già citato Beppe Fiorello e il regista Mario Vitale.
I cacciatori del cielo conferenza stampa, le prime dichiarazioni
La conferenza stampa de I cacciatori del cielo inizia con le parole di Fabrizio Zappi: “Questa è una storia attuale, siamo felici del risultato finale, che rappresenta un’ulteriore tappa nel rinnovamento del linguaggio documentaristico. Ringrazio il regista, che ha saputo dare una chiave moderna ed attuale alla storia. Il film mostra bene i sentimenti e i valori comuni che si celano dietro l’Aeronautica, ufficialmente nata nel 1923 ma che in realtà esercitava già nella Prima Guerra Mondiale. Inoltre, è raccontato il lato umano dei personaggi”.
Parlano le produttrici. Gloria Giorgianni: “Con la società di produzione Anele cerchiamo di raccontare le storie umane che stanno dietro a importanti fatti storici del nostro paese. Siamo in un mercato che pretende dei prodotti di qualità e ibridi, nel quale cioè si mischiano elementi di vario genere“. Chiara Sbarigia aggiunge: “Ci siamo posti il problema di produrre cose che poi avessero un seguito di spettatori. Questo progetto è bellissimo e lo abbiamo costruito insieme all’Aeronautica. Noi cerchiamo di portare i nostri archivi dell’Istituto Luce a una forma contemporanea”.
Nella conferenza stampa de I cacciatori del cielo, poi, prende la parola il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare Luca Goretti: “Baracca è un mito per tutti gli aviatori. Qui è raccontato l’uomo e non solo il pilota: ci si concentra sui sentimenti e sulle relazioni con i colleghi, ovvero l’essenza rimasta immutata nel corpo in tutti questi 100 anni. È rappresentato un uomo normale”. Poi rivela: “Le frecce tricolore sono il nostro fiore all’occhiello. Domani, per onorare il nostro compleanno, passeranno per tre volte sopra Piazza del Popolo”.
Le parole del cast
La conferenza stampa de I cacciatori del cielo continua con Beppe Fiorello: “Francesco Baracca è stato un pioniere anche dal punto di vista tecnico. Volava in condizioni assurde, con mezzi fragili e posti di guida molto stretti, rischiando la sua vita per studiare i meccanismi di sicurezza che utilizziamo oggi. Io sono emotivo e mi ha colpito il suo lato umano. Durante la guerra, cercava sempre di colpire il simbolo nemico e mai l’uomo“.
Andrea Bosca aggiunge: “Io sono il meccanico del protagonista. Il mio personaggio è inventato, viene dalla campagna e non ha potuto studiare. Baracco, però, ha compreso la sua passione e ha avuto l’intuizione di spronarlo a imparare. Il messaggio fondamentale è che ciò che conta è la passione e la volontà di imparare da chi ci sta affianco”. Luciano Scarpa: “Io sono il Comandante Pier Ruggero Piccio. Ho avuto uno zio che ha lavorato nell’Aeronautica e dedico a lui la mia partecipazione nel cast”.
Nella conferenza stampa de I cacciatori del cielo c’è Claudia Vismara: “Interpreto Norina, grande amore di Baracca. Entrambi sono capaci di mettersi a nudo: per lei il compagno di vita non è un eroe, ma un uomo con sentimenti e paure. La loro storia ha come sfondo la guerra, che getta inquietudine nella relazione”.
Infine, prende la parola il regista Mario Vitale: “Ho lavorato su una grande sceneggiatura. Il nucleo fondamentale sono le emozioni umane. Oggi, nel mondo, ci sono tante guerre in corso e con tale fiction tentiamo di raccontare i sentimenti e le paure delle persone che hanno combattuto nel primo conflitto mondiale. Oltre alla produzione inseriamo materiali d’archivio, tra cui un incontro molto bello tra Baracca e Gabriele D’Annunzio. Ci sono anche dei disegni animati, che forniscono un elemento di poesia e che potrebbero attrarre un pubblico più giovane”.
I cacciatori del cielo conferenza stampa, le domande dei giornalisti
La conferenza stampa de I cacciatori del cielo va avanti con le domande dei giornalisti. La prima è per Beppe Fiorello, a cui è chiesta la sua concezione di eroe: “Per me lo siamo tutti, a patto che ci comportiamo bene e rispettiamo gli altri. Noi celebriamo l’anniversario del primo centenario e non vogliamo cavalcare il tema della guerra in Ucraina“. Il Generale Luca Goretti, in merito all’apertura alla comunità LGBT, afferma: “Noi accettiamo tutti. In aria non ci sono differenze, l’importante è che si rispettino le regole e le procedure“.
Il regista Mario Vitale risponde sulla presenza del Museo Baracca e della Romagna nel racconto: “Abbiamo girato varie scene nel Museo, che di fatto era la casa del protagonista che abbiamo raccontato. Non abbiamo caratterizzato i personaggi in chiave regionalistica”. A Beppe Fiorello è chiesto un parere sulla zona del Veneto nel quale si sono svolte le riprese: “Non ero mai stato e mi ha colpito. È stata una bella scoperta“.
Sulla controversia nella morte di Baracca, il regista ricorda: “C’è la leggenda per la quale il protagonista si è sparato nel mentre che precipitava con l’aereo in battaglia. Ufficialmente, comunque, risulta che sia stato abbattuto. La sceneggiatura segue una traccia storica, alla quale abbiamo aggiunto degli espedienti narrativi di finzione. In tutti i passaggi siamo stati seguiti da un consulente storico“. Termina qui la conferenza stampa de I cacciatori del cielo.