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La Rai, venerdì 26 gennaio, ha presentato in conferenza stampa il film Califano. Tratta dall’opera Senza Manette di Franco Califano e Pierluigi Diaco, la pellicola è un omaggio al grande cantautore. La produzione è di Greenbo Production e Rai Fiction. La TV di Stato manda in onda il film nel prime time di Rai 1 domenica 11 febbraio.
All’incontro presenzia Maria Pia Ammirati, Direttrice Rai Fiction. Con lei il produttore Marco Belardi di Greenbo Production. Spazio alla regista Alessandro Angelini e all’attore protagonista Leo Gassman.
Califano conferenza stampa, le prime dichiarazioni
Inizia la conferenza stampa di Califano. Dopo il trailer della produzione, prende la parola la Direttrice Maria Pia Ammirati: “Califano è uno dei grandi protagonisti della canzone italiana, sia da interprete che da paroliere. Ha attirato su di sé l’attenzione per molte ragioni, ha un timbro unico e ha scritto oltre 1000 testi. Abbiamo puntato su Leo Gassman, che alla prima interpretazione da attore ha lavorato in modo eccezionale. In lui abbiamo ritrovato la voce, la presenza scenica e il sorriso di Califano“.
Ammirati va avanti: “L’artista ha avuto una storia particolare. È finito in carcere, spesso è caduto ma è sempre riuscito a rialzarsi. Gli sceneggiatori sono stati bravissimi a riassumere nella pellicola l’esistenza dell’artista“. La Direttrice annuncia che Leo Gassman è tra gli ospiti di Sanremo 2024, dove presenterà la produzione.
Nella conferenza stampa di Califano interviene Marco Belardi. Il produttore: “Per me è la prima collaborazione con Rai Fiction. Il progetto è stato molto complesso, non abbiamo avuto un budget altissimo ma siamo riusciti a creare un prodotto finale ricco. Pierluigi Diaco non è stato coinvolto nella scrittura della sceneggiatura”.
Le dichiarazioni di Leo Gassman
Durante la conferenza stampa di Califano è il momento del regista. Alessandro Angelini: “Il film arriva nel decimo anniversario dalla morte dell’artista. Il nostro obiettivo è restituire la grandezza del cantante. Leo Gassman è un attore fantastico, che non ha imitato il cantautore. Tutti noi ci siamo avvicinati a questo grande personaggio con discrezione ed umiltà. Il film è stato complesso: abbiamo raccontato un’intera esistenza, dall’infanzia al successo”.
La parola passa a Leo Gassman: “Spero di essere riuscito a raccontare il lato umano del cantante, con il quale ho empatizzato subito. Ringrazio tutti per aver creduto in me, sono grato soprattutto ad Antonello Mazzeo, grande amico di Califano che, con i suoi racconti, mi ha aiutato a conoscere meglio l’artista“. Segue, nella conferenza stampa di Califano, il resto del cast. Valeria Bono (Ornella Vanoni): “Ornella ha trovato il modo giusto di interpretare La musica è finita grazie all’incontro con Califano“. Celeste Savino (Rita Di Tommaso): “Mazzeo mi ha aiutato molto con i racconti del rapporto fra Califano e il mio personaggio”.
Angelica Cinquantini (Mita Medici): “Ho incontrato di persona Mita e da lei ho provato a recuperare il maggior numero di informazioni“. Giampiero De Concilio (Antonello Mazzeo): “Mi sono attaccato ad Antonello come una cozza. Lavorare al progetto è stato un onore”. Jacopo Dragonetti (Edoardo Vianello): “Ogni volta che andiamo sullo schermo abbiamo la responsabilità di rendere giustizia a chi interpretiamo. Io ho un po’ sentito il peso di dover portare sullo schermo un artista come Vianello, che si definisce il pigmalione di Franco Califano“. Gli sceneggiatori Isabella Aguilar e Guido Iuculano sottolineano la difficoltà nel dover riassumere in poche ore l’intera esistenza di Franco Califano: “Il rischio è aggiungere qualcosa in più, tradendo in questo modo la verità dei fatti“.
Califano conferenza stampa, le domande dei giornalisti
Nella conferenza stampa di Califano partono le domande dei giornalisti. Leo Gassman, interrogato sul tema, afferma: “Non posso dire cosa farò al Festival, ma sono felice di tornare all’Ariston. Lavorando al film ho conosciuto un grande essere umano, aspetto che secondo me caratterizza Franco Califano”. L’attore prosegue: “Nella pellicola citiamo alcuni dei monologhi più importanti di Franco. La produzione ha deciso di inserire nella trama le canzoni funzionali al racconto della vita del cantante”.
Isabella Aguilar rassicura tutti sul fatto che la sceneggiatura non intende trasformare il cantante “in un santino“. Leo Gassman, sul futuro nel ruolo da attore, ammette: “Per me questo è un nuovo inizio, parallelo e non sostitutivo della musica. Mi sono preparato sia fisicamente che teoricamente, ma è stato fondamentale il confronto con chi Califano lo conosceva davvero”. Alberto Laurenti: “Ho riunito la band di Califano, ci siamo messi in sala e al posto suo è arrivato Gassman, che è stato bravissimo. Non lo ha imitato, ma lo ha ricordato. Ha studiato tantissimo e si vedeva”. Antonello Mazzeo: “Sono molto emozionato, questo film rende giustizia a Franco Califano”.
La conferenza stampa di Califano si conclude con le ultime dichiarazioni di Leo Gassman: “Prima di girare la pellicola conoscevo l’artista a livello popolare. Lo ammiro perché ha ammesso i suoi sbagli. I paragoni con mio nonno? Oggi sono molto felice perché continuo una tradizione che dura da generazioni. Sento tanta responsabilità, ma anche grande gioia“. L’incontro termina qui.