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Certo, trovarsi la mattina senza un così importante strumento di lavoro, è davvero singolare. Ma in effetti, i risultati degli ascolti dei programmi continuano ad essere rilevati. Non sono però resi pubblici e vengono forniti esclusivamente alle emittenti. Sarà facoltà delle varie reti decidere se pubblicarli oppure mantenerli segreti.
Inizialmente il CdA dell’Auditel pensava ad uno stop addirittura di sei mesi. Successivamente la durata del blocco dei dati è stata ridimensionata a quindici giorni che pure sono tanti nel meccanismo del rilevamento.
Nel giro di un mese si procederà al rinnovo totale della campionatura Auditel arrivando a coinvolgere 15.600 famiglie. Contestualmente saranno effettuate verifiche accurate, suprattutto sugli aspetti metodologici per garantire una maggiore trasparenza e una totale affidabilità.
Questa scelta dovrà adattarsi ai tempi che sono cambiati e offrire un mezzo di rilevamento più moderno e affidabile. Il tutto, naturalmente, a meno di altri grossolani errori che devono essere evitati per salvaguardare la dignità dell’Auditel.
Da sottolineare che a far ridimensionare il tempo di blocco dei dati a sole due settimanae, ha contribuito soprattutto l’insistenza di Mediaset. Il polo televisivo commerciale ha bisogno delle cifre quotidiane dell’audience per i suoi investitori pubblicitari- E come si sa gli spot sono alla base delle reti di Cologno Monzese per le quali non c’è il pagamento del canone, come, invece, accade per la tv pubblica.
Ma i fatti non finiscono qui. Intanto c’è da capire come verranno gestiti questi quindici giorni di pausa. E poi ci sono da rilevare polemiche sorte anche nel settore della politica.
In particolare è stato chiesto, da parte di alcune forze politiche di fare chiarezza su una organizzazione che ha lasciato sempre dei dubbi per quanto riguarda la trasparenza-
Si consideri anche che il sistema di rilevamento dell’Auditel è fisso su vecchi schemi e vecchi equilibri e non è mai stato cambiato nel corso di trent’anni. Ci voleva quell’errore accaduto pochi giorni fa per mutare finalmente le cose.