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Iniziamo da Quinta Colonna, format consolidato e garanzia di ascolti per la rete. Dopo l’intervista al critico d’arte, il conduttore batterà i temi cari alla trasmissione: innanzitutto la “sicurezza”, poi la legge di stabilità. Centrale sarà poi la voce delle piazze d’Italia, questa settimana da due città del nord: Asti e Venezia.
Sull’esempio di Michele Santoro infatti, peculiarità del talk show di Rete 4 è quella di mettere in primo piano gli interventi dei cittadini. Questi non trapiantati in uno studio televisivo che li snaturi, ma raggiunti dagli inviati a casa loro, cioè la piazza: il luogo simbolo dell’aggregazione dei cittadini. In studio intanto, per rispondere anche alle loro accuse, ci saranno i principali esponenti del mondo politico.
In seconda serata invece, il talk lascerà spazio alle inchieste. Il titolo della puntata odierna di Terra! è Donne tagliate, scelto di forte impatto perché lo è altrettanto l’argomento trattato: l’infibulazione. Un tema che riguarda il nostro paese più di quanto immaginiamo.
I servizi di Lorena Bari, Sandra Magliani e Anna Migotto raccontano una realtà che raramente emerge: anche in Italia viene praticata la mutilazione dei genitali femminili. Un rituale tribale praticato in trenta paesi tra Africa e Medio Oriente: una barbara usanza che non è ancora stata abbandonata. Così, anche nello stivale, ogni anno migliaia di bambine rischiano di essere infibulate: ciò avviene solitamente dopo essere state portate nei luoghi d’origine dei genitori, in un viaggio che si rivela dell’orrore.
Le invate di Toni Capuozzo si sono recate a L’Aquila, Torino e Roma. Nella città abruzzese in particolare, due bambine sono state sottratte alla famiglia a causa delle lesioni subite. Le storie raccolte testimoniano come, ancora, la mutilazione genitale sia una pratica considerata precetto da rispettare: una realtà ignorata, che non desta scalpore e viene confessata con imbarazzo da chi ne è vittima. In questo senso, per molti è considerata una consuetudine da onorare, infliggendo così un trauma e un dolore atroce alle loro bambine che, anche da grandi, ne influenzerà in maniera irreversibile la sfera intima e sessuale.