Antica colonia della Magna Grecia, Taranto è conosciuta come “Città dei due mari” per la sua posizione geografica a cavallo del Mar Grande e del Mar Piccolo, come “Terra dei delfini” per lo storico insediamento di un gruppo di cetacei oltre le Isole Cheradi. Ma è stata anche la Città spartana per eccellenza essendo stata fondata come unica colonia spartana al di fuori del territorio della Grecia.
Il percorso per giungere al mare parte da lontano, dalla valle delle gravine di Laterza, tra le più grandi d’Europa.
La Gravina di Laterza è uno dei Canyon più profondi d’Europa, profondo più di 200 metri che lambisce il comune di Laterza e si estende per 12 chilometri. Le fratturazioni della roccia, causate dall’azione erosiva dell’acqua, hanno creato grotte, guglie e altre formazioni rocciose di grande impatto visivo. I profondi canyon scavati dalle acque fossili, riemergono a valle fino a raggiungere il mar Ionio.
Poi Donatella Bianchi sale a bordo della Nave Sagittario, vela storica della Marina Militare italiana oggi impiegata per le campagne addestrativi degli allievi marescialli.
Poi Donatella Bianchi sale a bordo della Nave Sagittario, vela storica della Marina Militare italiana oggi impiegata per le campagne addestrativi degli allievi marescialli.
Si naviga poi sul mar piccolo, alla scoperta dei citri. Si tratta, nell’area tarantina, di sorgenti d’acqua dolce che sboccano dalla crosta sottomarina e creano un ecosistema particolarmente favorevole per la mitilicoltura, una delle principali risorse della produzione ittica locale.
Si andrà poi in mare aperto a bordo della Città di Bari, unità specializzata della Ionian Dolphin Conservation il cui fine è studiare i cetacei nel golfo di Taranto, preservarne la conservazione della specie. Sarà possibile effettuare anche il cosiddetto whale watching con i turisti. La meraviglia degli avvistamenti dei delfini, si ripete quotidianamente nel Golfo di Taranto.
Si andrà poi in mare aperto a bordo della Città di Bari, unità specializzata della Ionian Dolphin Conservation il cui fine è studiare i cetacei nel golfo di Taranto, preservarne la conservazione della specie. Sarà possibile effettuare anche il cosiddetto whale watching con i turisti. La meraviglia degli avvistamenti dei delfini, si ripete quotidianamente nel Golfo di Taranto.
Ancora a mare alla scoperta di un antico relitto, quello del Lanciotto Padre, una piccola nave affondata su di un campo minato alle 10 del 16 Settembre del 1943. Una storia militare ed umana che torna alla luce dopo anni di oblio.
Si parla poi del mito di Taras. Taras, figlio della ninfa Satyria e di Nettuno, dio del mare, sbarcò alla foce di un fiume che più tardi prese il suo nome. Sulle rive del corso d’acqua cominciò a fare sacrifici per ringraziare il padre del buon viaggio intrapreso e propiziare l’edificazione di una nuova città in quel luogo. All’improvviso vide saltare un delfino nelle acque del fiume e interpretò questa apparizione come il segno del favore di Nettuno, del suo incoraggiamento a fondare la città.
Ed ecco la Bianchi nella città vecchia di Taranto alla scoperta dei suoi famosissimi ipogei, ambienti sotterranei scavati nella roccia calcarenitica. Oggi queste costruzioni sono una preziosissima testimonianza delle diverse fasi storiche della città, dalla sua fondazione ad oggi.
Un appuntamento che richiama sempre tutta la città sulle rive del porto canale è l’apertura straordinaria del ponte girevole, un momento di festa preferita dalla città intera.
Fabio Gallo conduce i telespettatori nell’allegria di una notte bianca tarantina per concludere felicemente la puntata e salutare la città.