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Massimo Ammaniti incontrerà dunque questi 10 personaggi molto diversi tra loro ma con ognuno cercherà di instaurare un dialogo intenso e partecipativo. Tra i personaggi intervistati ci sono le figure che rappresentano la memoria storica italiana: scrittori come Andrea Camilleri, Raffaele La Capria e Angela Bianchini. Ma incontreremo e conosceremo meglio anche uomini di teatro e di cinema come Giorgio Albertazzi, che abbiamo visto recentemente a teatro con “La tempesta” e che ha partecipato all’ultima edizione di Ballando con le stelle. Ammaniti intervisterà poi personaggi legati all’arte. Tra questi la pittrice Bonaria Manca e l’archeologa Licia Borrelli Vlad. Spazio anche alla politica e al giornalismo. Tre personaggi di questo settore incontreremo Giovanni Sartori, Mario Pirani e Alfredo Reichlin.
A tutti Ammaniti farà, tra le altre domande, una specifica: qual è il segreto della longevità creativa degli ultranovantenni? Naturalmente ognuno degli intervistati fornirà una risposta differente a seconda della propria esperienza e di quanto ha realizzato nella vita sia privata che professionale. Ma ogni contributo rappresenterà un tassello per completare un mosaico: capire qual è il senso della vita una volta che la vita sta per finire.{module Pubblicità dentro articolo}
L’allungarsi dell’esistenza umana ha portato a coniare questo nuovo termine, la quarta età. Nel dialogo tra Ammaniti e i personaggi intervistati s’intrecciano argomenti diversi di discussione. Ognuno parlerà di come sia importante la presenza del passato nella vita odierna, spiegherà il senso attuale del tempo, l’importanza dell’amore e dell’amicizia, porrà l’attenzione sui rimpianti che pure ancora si hanno. E infine, svelerà le paure per il futuro e soprattutto l’idea della morte.
Ognuno dei 10 protagonisti ha vissuto intensamente tutto Il secolo scorso ed è stato testimone di come sia mutata la società ed il nostro paese nel corso degli anni. Ma i telespettatori si renderanno conto che tutti e 10 gli intervistati hanno ancora grandissimo entusiasmo, fanno progetti per il futuro, svelano i propri interessi, parlano di una creatività che li porta a nuovi orizzonti professionali. Non c’è quindi nessuna malinconia e senso distruttivo, ma una vitalità ed un coraggio che si esprime attraverso sogni ancora da realizzare. E questo per figure ultranovantenni è davvero un fatto singolare sul quale riflettere.