La prima, paradossale domanda posta nel programma è la seguente: “che c’è di male a far soldi con l’industria dei migranti?” Lerner cerca risposte convincenti prima di chiudere la terza stagione di Fischia il vento e indagare sul tema de #ilbusinessdeidannati. Lerner insomma cerca di indagare chi sono coloro che fanno profitti, spesso illeciti, speculando sui rifugiati. Ma nello stesso tempo il reportage odierno si occupa anche del vero aspetto solidale dell’accoglienza in Italia.
Alla domanda: “si fanno più soldi con gli immigrati o con la droga?” risponde il capo della cooperativa russa Salvatore Buzzi intercettato durante l’inchiesta di Mafia Capitale.{module Pubblicità dentro articolo}
L’Europa oggi, racconterà il giornalista e conduttore, ha il record di profughi: più di un milione. E l’Italia è stata interessata da un crescente aumento di migranti e di scandali legati al business dell’accoglienza.
Naturalmente con queste premesse a rischiare è la stessa solidarietà sulla quale si concentrano troppo spesso sospetti e dubbi non sempre giustificati.
Gad Lerner con questa indagine cerca risposte sull’affannosa e la vexata quaestio dei migranti. Insomma assisteremo a due opposte visioni dell’accoglienza. E ascolteremo le testimonianze di personaggi direttamente interessati al problema. Tra questi Floriana Lo Bianco e don Virgilio Colmegna che spiega come l’attuale sistema delle grandi strutture favorisca la tentazione di un guadagno improprio. Interverrà anche il prefetto Mario Morcone a capo del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione. Parleranno poi alcuni immigrati che denunciano le irregolarità dei contratti di lavoro e lo sfruttamento degli stessi lavoratori dell’accoglienza.{module Pubblicità dentro articolo}
Anche l’ospitalità dei minori non accompagnati sta rivelandosi un business in aumento. Lo vedremo nel reportage dalla Sicilia firmato da Alessandra Ziniti, inviata di Repubblica. Parteciperanno anche due avvocati dell’associazione degli studi giuridici sull’immigrazione spiegando il meccanismo che ha prodotto la formazione di veri e propri potentati nel settore della ospitalità.
Alla fine del programma, arrivato su Laeffe a febbraio del 2014, andrà in onda il film “Cous cous“. Prodotto in Francia e Leone d’argento al Festival del Cinema di Venezia del 2007. La pellicola racconta la storia di un sessantenne magrebino che si trasferisce a Marsiglia e dopo essersi licenziato da un posto di manovale decide di realizzare con la propria famiglia il sogno di una vita: aprire un ristorante su una barca ancorata nel porto e servire come unico piatto il cous cous preparato dalla sua ex moglie.