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ll Kinder Bueno è così buono che anche la vecchina potrebbe, di colpo, diventare cattiva e scegliere di tenere per sé tutti i dolci. Appena terminato di riempire le calze dunque, rimane una curiosità. Che farà la Befana? Saprà resistere alla tentazione di consumare il buon prodotto da reclamizzare? Riuscirà, insomma a riempire la tradizionale calza da consegnare a tutti i bambini che hanno fatto i buoni?
La tentazione è forte. La vecchina stilizzata in una immagine popolare molto semplice, non riesce davvero a separarsi dai Kinder Bueno. Li abbraccia come fossero dei veri e propri oggetti preziosi dai quali è difficile starne lontani, mentre la vocefuori campo avverte: Kinder bueno, così buoni che la Befana diventa cattiva.
E far diventare cattiva la vecchietta non è davvero facile: la tradizione consegna l’immagine di un’anziana signora che ama svisceratamente i bambini, porta doni anche ai meno buoni (come recita lo spot) ma premia, in particolare soltanto quelli che davvero sono stati bravi nel corso dell’anno. Ed a questo proposito la sentiamo dire, rivolgendosi ad un bambino di cui si ascolta anche la voce fuori campo: “a me il Kinder bueno a te il carbone”.
Lo spot riprende tutte le atmosfere di nun prodotto di animazione per l’infanzia. La Befana, per come è presentata, è destinata a catturare l’attenzione dei piccoli telespettatori. Da una parte, infatti, abbiamo la tradizione dell’anziana signora, dall’altra la modernità del prodotto da reclamizzare. E con queste premesse c’è davvero da credere che saranno poche le calze ricevute dai bambini nelle quali non sarà presente “il wafer croccantisimo con deliziosa crema alla nocciola” come recita la reclame.
L’Epifania è una delle feste più amate dagli italiani, soprattutto dai bambini che attendono, impazienti, l’arrivo della vecchina nella notte tra il 5 e il 6 gennaio.
La Kinder si affida, dunque ad una leggenda popolare, la rivisita inserendovi l’ingrediente simbolo della golosità dei bambini: il dolce wafer con cioccolato e latte.
Anche la Befana, in quest’ottica diventa più vicina ai bambini, ne condivide i gusti, cerca di trattenere per lei le prelibatezze dolciarie: una vecchina più umana e dalle stesse preferenze dei “piccoli umani”.
Una Befana più vicina a noi tutti.