Vincere il talent dovrebbe imprimere una marcia in più. E’ accaduto ai Maneskin ad X Factor 2017 e a Giusy Ferreri nella prima edizione: pur arrivando secondi hanno avuto più successo di chi ha vinto il talent. La Ferreri ancora oggi sforna successi discografici, durante quest’ultima estate ci ha accompagnato con Amore Capoeira, collaborazione con Takagi & Ketra, che ha avuto molto successe in radio, nello streaming e sulle spiagge.
Vincitori reali e vincitori morali
Aram Quartet: Gli Aram hanno vinto la prima edizione di X Factor, ma forse le esagerate aspettative riposte sul gruppo (molto esaltato dal giudice Morgan per le abilità canore) era un segnale dal quale si poteva intuire che non avrebbero rappresentato un prodotto discografico di successo. Il gruppo partì subito male dopo il programma, forse messo sotto pressione dal super contratto con la Sony BMG. L’accordo, dal valore di 300.000 euro, prevedeva la produzione di un album di inediti, che tardò ad arrivare (più di un anno dopo, nel 2009) e non riscosse il successo atteso.
Anzi, la Sony scaduto il contratto, non lo rinnovò ed il gruppo nel silenzio si sciolse. Gli unici a salvarsi dal progetto Aram Quartet sono stati: Antonio Maggio – che da solista vinse Sanremo giovani 2013 – e Michele Cortese – che, dopo aver partecipato nel 2014 al Festival di Viña del Mar in Cile, è diventato molto famoso nel paese Sud – Americano e tutt’oggi lavora lì come cantante di musical e come compositore.
Matteo Becucci è stato il secondo vincitore di X Factor – nella seconda edizione targata Rai2 – ma non è mai riuscito a interessare il pubblico. Ha quattro album all’attivo, ma senza grandi riscontri. Nel 2014 è tornato un po’ sotto i riflettori, partecipando alla quarta edizione di Tale e Quale show ed arrivando terzo, ma è tornato ben presto nell’anonimato.
Nathalie era partita molto bene: vittoria di X Factor nel 2010, poi aveva partecipato subito a Sanremo 2011 come Big con il brano Vivo sospesa ed era arrivata settima; era uscito il suo album omonimo con discreti riscontri. Dopo però è arrivato il leggero declino con un album che ha deluso, Anima di vento, e poi l’anonimato. Fino a Maggio scorso, quando con l’album Into the Flow – più a sua misura e con sonorità a lei adatte – è riuscita a riaffermarsi ed a crearsi un pubblico di nicchia che la continuerà ad apprezzare e seguire.
Giò Sada è stato sin dall’inizio un prodotto di Elio e non è riuscito a staccarsi da questa etichetta. Ha pubblicato il suo primo album solo nel 2016, non riscuotendo troppo successo. E’ ritornato un po’ alla ribalta grazie ad un altro giudice di X Factor Fedez, che insieme a J- Ax l’ha scelto per una collaborazione nel singolo Perdere la testa, che ha scalato le classifiche.
Soul System: questo gruppo prometteva molto bene, ma in Italia il loro genere Hip Hop – soul non funziona e quindi i SS sono spariti dalla ribalta quasi subito. Ciò significa che chi conquista il pubblico di X Factor vincendo la finale, non sempre convince il resto degli ascoltatori.
Lorenzo Licitra è l’esempio lampante di chi si deve sempre guardare le spalle. Una voce da prima serata, ma non adatta a scalare le classifiche. I Maneskin – vincitori morali del programma – hanno oscurato Lorenzo, perchè nella musica oggi non conta solo la voce, ma anche l’immagine.
In ogni caso X Factor ha laureato campioni nell’universo musicale. Sono un esempio Marco Mengoni, Francesca Michielin, Chiara Galiazzo, Michele Bravi, Lorenzo Fragola, Noemi ed appunto i Maneskin. Artisti che continuano ad essere presenti nei cuori dei telespettatori ed in radio, dove collezionano un successo dopo l’altro.
Questa estate è stata, ad esempio, fortemente caratterizzata dagli ex vincitori e partecipanti ad X Factor. Noemi con la sua “Porcellana” ci ha emozionato; Michele Bravi, insieme ad Elodie e Gue Pequeno, con “Nero Bali” ci ha fatto ballare ed ha conquistato il disco di platino; Francesca Michielin, insieme a Carl Brave, con “Fotografia” ha fatto sognare amori adolescenziali.
La prossima edizione di X Factor mira a creare nuove tendenze, non seguendo solo il mainstream, ma tentando di arrivare ad un prodotto che rappresenti il perfetto connubio tra musica ed immagine – come nel caso dell’anno scorso con gli accattivanti Maneskin.
Giò Sada non è mai stato con Fedez ma con Elio.
Guè Pequeno non ha niente a che fare con xfactor