{module Google ads}
Ecco tutte le valutazioni del Moige su ognuno dei programmi IN:
Lea
Genere: Fiction
Rete: Rai 1
In onda: mercoledì 18 novembre, alle ore 21:20
Il film racconta la storia di Lea Garofalo che, cresciuta nell’ambiente della ‘ndrangheta del crotonese, decide di ribellarsi allo stile di vita che il compagno e il fratello, entrambi mafiosi, vorrebbero imporle: per garantire un futuro diverso alla figlia Denise si allontana dal compagno, si rivolge alla Polizia e diventa testimone di giustizia. Da quel momento rischia la vita, viene messa sotto protezione e spostata con la figlia da un luogo all’altro senza una fissa dimora. Purtroppo la protezione le viene data e tolta più volte. Fin quando, rimasta senza alcun sostegno, neanche quello del fratello ucciso dai suoi stessi compari, si trova a dover chiedere aiuto per il mantenimento agli studi della figlia proprio al compagno Carlo Cosco. Dopo il suo incontro con lui scompare, nel novembre 2009. Il suo corpo verrà ritrovato bruciato solo nel 2012.
Denise, ancora minorenne, capisce subito cosa è successo e decide di collaborare anche lei con le forze dell’ordine, riuscendo a far condannare il padre. E anche a lei questa scelta costa cara: ancora oggi vive sotto protezione, grazie all’associazione “Libera” che già aveva sostenuto la mamma nella sua scelta di “liberarsi” da un ambiente di vita in cui non si riconosceva.
Lo stile asciutto e sobrio con il quale Giordana racconta i fatti, che non indulge ad alcun sentimentalismo, nemmeno nei momenti più drammatici, o in scene cruente, evidenzia la forza morale della protagonista, trasmessa con l’esempio e il sacrificio estremo alla figlia, rendendola capace di seguire coraggiosamente la strada della madre.
New Art Attack
Genere: Tv per bambini e ragazzi
Rete: Rai Yoyo
In onda: il sabato e la domenica, ore 8:15
Il fortunato programma che ha portato tanti bambini a cimentarsi in attività manuali, creative ed artistiche utilizzando carta, cartoncini, forbici, carta igienica, colori, materiali di riciclo e tanta colla vinilica (col terrore e insieme la gioia di tanti genitori) è ripartito nel 2011 con un nuovo format e nuovi “attacchi d’arte”!! Alla conduzione sempre il bravissimo Gianni Muciaccia, ormai noto al grande pubblico non solo per la sua conduzione pacata ma coinvolgente, ma grazie anche alla famosa imitazione di Fiorello.
Tra le novità troviamo Vincen Van Cocco, che sostituisce Capo, una simpatica noce di cocco che dà al programma, con i suoi interventi, maggior spazio a temi ecologici come il rispetto per l’ambiente, il risparmio energetico, la descrizione di aspetti naturalistici ma anche scientifici degli attacchi d’arte.
Altra novità è Alex, in sostituzione di Neil, che mostra ai telespettatori i suoi “attacchi dall’alto”. Grazie ad Art Attack i bambini imparano a realizzare oggetti per il gioco, per ordinare o personalizzare la cameretta, per dare sfogo alla creatività, all’uso dei colori, per coltivare un’attitudine artistica. È importante tutto ciò per i bambini? Assolutamente sì, perché lo sviluppo della manualità, della creatività, del senso artistico, l’attenzione alla natura e ai suoi particolari sono un patrimonio fondamentale per la formazione della personalità, utile qualsiasi sia da grande il mestiere che si svolgerà.
Cirio – Cuore italiano
Genere: Spot
Lo spot, diretto da Ozpetek, si apre con papà e figlio che dalla cucina si dirigono con la pasta al pomodoro appena preparata verso una tavolata affollata da figli, genitori, nonni, nipoti, zii, cugini, la famiglia riunita al completo, come nella migliore tradizione del nostro paese. Il cibo è occasione di confronto, discussioni pacifiche (cipolla sì, cipolla no!), ricordi dell’infanzia, è il “profumo della propria famiglia” che scende fin giù dalle scale. Si spegne addirittura il telefonino di fronte a una tavolata così, ci si scambia sguardi e gesti d’affetto: nipote e nonno si fanno l’occhiolino, fratelli e cognati si scambiano sorrisi. La gioia è tangibile e raggiunge il culmine nell’abbraccio tenerissimo tra marito e moglie che incrociano i loro sguardi, con un applauso di sottofondo che è un po’per la pizza e un po’ per loro. I bambini guardano e imparano cos’è l’amore, lo dimostra la bimba che sul finale disegna un cuore, il “cuore italiano”, quel cuore che è la famiglia. La casa sullo sfondo è curata, colorata, accogliente e familiare, ci si sente “a casa propria”.
Tutto è perfettamente ricostruito per rappresentare una scena di vita familiare tipica della nostra tradizione culturale…e culinaria. “Perché per noi italiani mangiare non è mai solo mangiare”, sottolinea il claim, ma è soprattutto il momento in cui la famiglia si riunisce – la domenica, o per una ricorrenza, o anche senza un motivo preciso – per la gioia di stare insieme, di raccontarsi la settimana, di condividere la vita con le persone care.
{module Google ads}
Queste le valutazioni per i programmi OUT.
Squadra antimafia 7a stagione
Genere: Fiction
Rete: Canale 5
In onda: dal 9 settembre all’11 novembre, il mercoledì, lunedì 2 novembre, ore 21.10
Il fulcro intorno al quale si muove la 7° stagione è l’ormai noto vicequestore della Duomo Domenico Calcaterra. Il suo rapimento da parte dei Maglio rende necessaria l’entrata in scena di un nuovo capo, Davide Tempofosco. Ma la questione destabilizzante è l’insorgere di problemi mentali che lo rendono in alcuni momenti una sorta di automa senza coscienza delle proprie azioni. Prosegue la commistione tra operatori di giustizia e mafiosi: il vicequestore Colombo alle prese con la sorella mafiosa, De Silva tra servizi segreti e il suo braccio deviato e malavitoso Crisalide…
La serie risulta tecnicamente ben realizzata, con ottimi attori, ritmi incalzanti e una trama avvincente, tanto da fidelizzare lo spettatore puntata dopo puntata. Ma, ancor più che nelle precedenti stagioni, è piena di scene di violenza efferata, crudeltà e morti cruente. Basti pensare alle scene di tortura (da bollino rosso e non da bollino giallo come viene classificato il programma). Troppo ormai! E la cosa che più amareggia lo spettatore, specialmente colui che ha seguito le stagioni precedenti affezionandosi al personaggio di Calcaterra, è la parabola discendente del vicequestore, che da eroe che combatte il male, seppur non rispettando sempre le regole, diventa freddo assassino, fino a dover essere ricoverato come malato mentale, sopraffatto dal male che lui stesso ha combattuto. Il confine tra il bene e il male, tra i buoni e i cattivi, sempre più labile e confuso, salta del tutto, lasciando una sorta di stordimento e un esempio decisamente negativo a tanti giovani appassionati della serie.
Doraemon
Genere: Tv per bambini e ragazzi
Rete: Boing
In onda: dal 1° Settembre, tutti i giorni, orari vari
È il cartone animato più seguito di sempre, da quando, nel 1969, venne creato da Fujiko F. Fujio. Un successo, quello del “gatto spaziale” Doraemon, che nel 2014 ha dato vita anche a quella che ormai sembra essere una naturale evoluzione dei personaggi amati dai bambini in tv, cioè il film in 3D. Purtroppo non tutto è pienamente convincente in questa pur ben confezionata opera che ormai punta ai cinquant’anni di carriera. Le vicende ruotano attorno al gatto robot Doraemon e ai cosiddetti “ciuschi”, cioè i marchingegni che estrae dal suo marsupio (eliche che si mettono in testa per volare, amuleti dell’amore, macchine del tempo) per trarre d’impaccio il suo padroncino di dieci anni Nobita dalle situazioni più assurde nelle quali lui stesso si caccia continuamente. Attorno a loro il mondo dei compagni di scuola e di giochi di Nobita, come i bulli Gian e Suneo e l’amichetta Shizuka, o il bravissimo Dekisugi. Il problema è che, in omaggio alla formula del “tormentone” di sicuro successo fra i piccoli, cioè il ripetersi di situazioni tali e quali, il pigrissimo Nobita non conosce nessun tipo di evoluzione apprezzabile, non imparando mai dai suoi errori, e nella vita reale i ciuschi riparatori non ci sono! Gli spunti positivi sono la critica al bullismo, la bontà che traspare dal piccolo Nobita, la figura positiva di Shizuka. Ma Nobita riesce sempre a farla franca. Insomma, non per riesumare la letteratura per bambini, ma se un giorno Nobita incontrasse Pinocchio, forse potrebbe imparare qualcosa in più.
Levi’s Women’s Denim Collection: “Firsts”
Genere: Spot
Lo spot descrive la giornata di due amiche che sperimentano nuove esperienze dal momento in cui indossano il nuovo jeans, tutto avviene come fosse la prima volta: come scritto in sovrimpressione la “prima impressione”, di fronte allo specchio, i “primi errori”, le “prime vittorie”, le “prime perdite”, le “prime mosse”, i “primi giri”, i “primi baci”, i “primi amori”, la “prima luce”, dell’alba. Cosa non convince? L’aria un po’ svampita e di strana euforia che accompagna le due ragazze: sembra quasi che vivano ogni singolo momento descritto con una certa superficialità e inconsapevolezza, facendo perdere, così, valore all’atto che compiono, anche quando si parla di amore. Il gioco di scoprirsi il seno sul cavalcavia, poi, viene definito “primi errori”, sì – e ci mancherebbe altro vista la pericolosità ( aldilà dello squallore) che un gesto del genere può rappresentare per gli automobilisti! -, ma lo scritto è smentito dalle immagini: le ragazze si divertono, dunque il messaggio che arriva allo spettatore, specialmente se giovane, è “sarà sbagliato ma è una divertente trasgressione”.