Nell’anteprima della prima puntata, Veronica Pivetti ha lanciato un servizio dedicato a Marielle Franco, attivista brasiliana, sempre in lotta a favore dei diritti civili, assassinata lo scorso marzo.
La puntata di stasera è dedicata a Stefania Formicola, donna uccisa a 28 anni dal marito Carmine. Veronica Pivetti ha letto le dichiarazioni di Carmine che tentò di convincere i giudici, parlando di colpo di pistola partito accidentalmente.
Stefania Formicola era madre di due figli.
Stefania e Carmine si sono conosciuti tramite Facebook nel 2010.
Le prime dichiarazioni di Adriana, mamma di Stefania, sono state le seguenti: “Stefania era bellissima, aveva gli occhi grandi e vivaci”. Stefania aveva un rapporto di grande complicità con la sorella Fabiana.
Il padre Luigi ha esordito con queste parole: “Stefania non aveva paura di niente”.
Stefania voleva arruolarsi nell’Esercito ma non riuscì a superare le selezioni.
Carmine, prima di conoscere Stefania, era già padre di una bambina nata da una relazione precedente. Carmine era molto attento al proprio aspetto esteriore.
La relazione di Stefania e Carmine partì sotto i migliori auspici al punto che la ragazza presentò subito il fidanzato ai genitori. Stando alle parole della signora Adriana, Carmine si presentò come un bravo ragazzo e anche timido.
La signora Adriana iniziò ad avere dei sospetti riguardanti la fedeltà di Carmine.
Stefania lasciò Carmine perché quest’ultimo le nascose il precedente matrimonio e la figlia.
Stefania perdonò Carmine e i due ragazzi si sposarono con rito civile. Quel giorno non fu sereno per Stefania perché Carmine arrivò in comune con due ore di ritardo. Adriana: “Nemmeno un fiore, nemmeno un bacio a mia figlia…”.
Stefania era molto servizievole nei riguardi del suo fidanzato. Con Carmine, Stefania iniziò a perdere la sua forza di carattere. Carmine iniziò ad avere pesanti reazioni di gelosia, riservando a Stefania umilianti insulti.
Stefania e Carmine sono diventati genitori di due bambini. Stefania è diventata sempre più accondiscendente nei riguardi del marito. Carmine arrivò anche a controllarle le telefonate con i genitori.
La gelosia di Carmine iniziò a diventare morbosa: Carmine vietò a Stefania anche i social network.
Successivamente, Carmine perse il lavoro e diventò disoccupato. I genitori di Stefania si attivarono per aiutare il genero, comprando una licenza per gestire un bar.
Carmine si sentiva perseguitato dal suocero. Il padre di Stefania, però, voleva solamente che il genero lavorasse.
Stefania, qualche anno dopo la nascita dei figli, trovò lavoro e divenne un’operatrice sanitaria. Il bar gestito da Carmine, invece, navigava in cattive acque. I problemi economici diventarono la causa principale dei litigi tra Stefania e Carmine. Quest’ultimo smise di andare a lavorare nel bar.
Le dichiarazioni del signor Luigi: “Carmine era allergico al lavoro”. Stefania, nel frattempo, si ritrovò costretta a tagliare i contatti con la famiglia, nascondendo loro la verità e sperando di poter cambiare il marito Carmine.
Stefania iniziò a subire maltrattamenti fisici. Stefania scrisse delle lettere, ritrovate dopo la sua morte, con le quali la ragazza sfogò la propria rassegnazione. Adriana: “Una di queste lettere fu proprio un testamento”.
Carmine, inoltre, usava chiamare la moglie con nomignoli dispregiativi inerenti al suo peso. Veronica Pivetti: “La prima violenza che Stefania subisce è psicologica”.
Stefania smise anche di truccarsi e curarsi.
Carmine ebbe una reazione di gelosia anche sul posto di lavoro di Stefania, dopo aver visto un video su Facebook non gradito, registrato durante una festa. Carmine minacciò di morte anche i colleghi di Stefania.
A Natale, i genitori di Stefania invitarono la figlia e il marito al cenone, nelle speranza di ripristinare la serenità. Durante la cena, però, la signora Adriana notò che Carmine aveva una pistola con sé.
Carmine iniziò a controllare Stefania anche sul posto di lavoro, con una pressione sempre crescente. Stefania iniziò a fare anche delle video-chiamate per tranquillizzare ulteriormente il marito.
Stefania cominciò a trascurarsi sempre di più. Il signor Luigi: “Lei era plagiata da lui”.
Undici giorni prima dell’omicidio, una discussione tra Stefania e Carmine rischiò di degenerare. Carmine minacciò la moglie con la pistola, puntandogliela in bocca.
Successivamente, Carmine distrusse a martellate i mobili che Stefania comprò personalmente con il suo stipendio. In quell’occasione, Stefania riuscì a contattare i genitori. Giunti a casa, Carmine li minacciò. Stefania chiese aiuto ai genitori per andarsene da quella casa con i figli.
Per le violenze subite, Stefania decise di non denunciare il marito.
Stefania tornò a casa dai genitori e avviò le pratiche per il divorzio. A Carmine, fu comunque permesso di vedere i figli. In un’occasione, Carmine provò a chiedere inutilmente perdono ai genitori e a Stefania.
Cinque giorni prima dell’omicidio, Stefania iniziò ad avere paura perché Carmine smise di farsi sentire.
Il giorno prima dell’omicidio, Stefania e Carmine si scambiarono dei messaggi. Carmine, presumibilmente, chiese a Stefania un ultimo appuntamento.
Stefania decise di recarsi all’appuntamento con Carmine prima di andare al lavoro.
Stefania e Carmine iniziarono a discutere in macchina. Carmine tirò fuori la pistola e uccise Stefania con un colpo al torace. La tesi del colpo accidentale, sostenuta da Carmine, non fu confermata dalla perizia.
Dopo l’omicidio, Carmine, non sapendo cosa fare, iniziò ad effettuare una serie di telefonate: al 112, interrompendo la chiamata, al fratello e al 118.
All’arrivo dell’ambulanza, i medici constatarono subito la morte della donna.
Agli interrogatori, Carmine ribadì più volte che il colpo partì accidentalmente e che il suocero lo minacciò al punto da doversi armare con una pistola.
I Carabinieri perquisirono la casa dei genitori di Stefania. La signora Adriana non era ancora a conoscenza della morte della figlia.
Il padre Luigi fu il primo ad essere informato riguardo la disgrazia. Il signor Luigi: “Ho visto il buio”.
Sono andate in onda le immagini del funerale di Stefania.
L’appello del signor Luigi: “Non fate come Stefania, denunciate!”. La sorella Fabiana: “Tutti mi dicono che le somiglio tantissimo e io non mi guardo più allo specchio”.
Carmine è stato condannato in primo grado.
La prima puntata di Amore Criminale è terminata qui.
Amore Criminale, da tempo, ha trovato la propria dimensione ideale, sia per quanto riguarda lo sviluppo del racconto che la conduzione. Riguardo quest’ultimo fattore, la presenza di Veronica Pivetti, confermata anche per quest’edizione, è confacente al programma esattamente come lo era quella di Barbara De Rossi, ora conduttrice de Il terzo indizio, il programma “gemello” di Amore Criminale in onda su Rete 4, negli anni in cui era l’attrice romana a condurlo.
Il parallelo con Il terzo indizio è utile per sottolineare la superiorità di Amore Criminale, per quanto concerne il genere televisivo e l’argomento trattato, restando sempre nella cerchia delle reti generaliste e tralasciando volontariamente i canali tematici.
Amore Criminale rende giustizia alla vicenda trattata perché la docu-fiction non risulta il fulcro del racconto, come invece lo è ne Il terzo indizio, ma solamente un pezzo del puzzle che si unisce sapientemente alle interviste, alle testimonianze e allo storytelling di Veronica Pivetti. Il tutto denota, inoltre, un buon lavoro autoriale.
Per quanto riguarda sempre la ricostruzione con gli attori, nulla, in Amore Criminale, appare mai immoderato o esageratamente tirato per le lunghe. La durata del format, due ore incluse le pause pubblicitarie, sicuramente, aiuta molto a rendere più asciutto e snello il racconto, senza ricorrere in inutili dilungamenti.
Amore Criminale, quindi, potrebbe andare avanti a lungo, sperando sempre che le storie di questo tipo da raccontare diventino sempre meno, ovviamente.