Quattro volte più grande di Lampedusa, Pantelleria è stata abitata fin dal Neolitico come dimostrano i rinvenimenti della sua caratteristica ossidiana in tutto il bacino del Mediterraneo occidentale.
La conduttrice “on the sea” esplora la costa sud-orientale dell’isola con una guida d’eccezione: Flavio Albanese, architetto di fama internazionale, da oltre quarant’anni legato a Pantelleria. Infatti lascia Vicenza a fine luglio per tornarci a settembre. Si rifugia per oltre un mese nella sua casa di Pantelleria: una dimora arroccata sulle pendici di un vulcano, accessibile solo da una stradina che la collega alla civiltà. Gli abitanti dell’isola l’hanno battezzata “Nido delle aquile”.
A bordo della barca di sua proprietà, troveremo forme da peschereccio e interni dal design moderno.E scopriremo una costa dall’acqua cristallina ricca di calette, scogli e grotte.
Pantelleria dal 2016 è parco nazionale ovvero area naturale protetta. E il nuovo direttore spiega come intende coniugare tutela dell’ambiente, agricoltura e sviluppo turistico dell’isola.
Le telecamere di Linea blu seguono una battuta di pesca al pesce pappagallo, specie sempre più diffusa in Mediterraneo e poi in cucina per una tipica ricetta pantesca. Infatti, anche se l’aspetto fisico e le abitudini alimentari del pesce pappagallo possano far pensare ad una specie proveniente dai mari tropicali, è tipico del Mar Mediterraneo che abita da diverso tempo.
Imbarcazione tipica dell’isola è la lancia pantesca, il cui ultimo esemplare è stato realizzato dieci anni fa dall’ultimo maestro d’ascia di Pantelleria, venuto a mancare nel 2007. Si tratta di Francesco Valenza. Dopo di lui le lance hanno rischiato di scomparire definitivamente poiché da allora, non venendone costruite di nuove, di anno in anno si è registrato un numero sempre minore di esemplari.
Due giovani professionisti siciliani, un ingegnere e un architetto, hanno deciso di realizzare un nuovo esemplare: occhi e braccia umani sono stati sostituiti da computer e taglio automatico, ma la tradizione della lancia pantesca non morirà.
Donatella Bianchi si sposta, poi, poi sul versante nord dell’isola, a punta Spadillo, con il faro che guarda le coste siciliane. Il funzionamento è affidato al più giovane farista italiano, un ex militare che ha scelto la tranquillità della vita a Pantelleria. Sarà lui a raccontare il futuro delle strutture attigue al faro, destinate a diventare un resort, nell’ambito del progetto statale di valorizzazione dei fari italiani. Poi le telecamere si immergono sott’acqua per documentare il mondo sommerso, colorato e pieno di vita.
Il viaggio di Linea blu a Pantelleria finisce con le opere di un giovane artista pantesco, che ha scelto di realizzare le sue “bandiere” con i resti delle barche, cariche di migranti, naufragate nel canale di Sicilia. Legni trovati sulle coste dell’isola dopo le mareggiate, carichi di sale, di storie, di speranze.
Fabio Gallo invece sarà sulla costa adriatica, per raccontare come nasce la piccola imbarcazione diventata simbolo del litorale sabbioso: il moscone, detto anche pattino. Una panca, due pattini e due remi.