Innanzitutto bisogna notare l’utilizzo delle immagini: una serie di inquadrature fisse, scandite in una lenta sequenza dalla voce in sottofondo. Una voce che pronuncia le parole con un tono da bollettino medico, più che da spot e punta a incutere timore nello spettatore. Essendo il Parodontax un prodotto specifico per la cura delle gengive, è proprio qui che gli autori hanno concentrato l’attenzione.
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A catturare l’attenzione è subito la schermata iniziale: rossa, con scritta bianca e voce fuori campo che legge “ti capita di vedere del sangue quando ti lavi i denti?” Subito dopo viene inquadrato dall’alto un lavandino, in cui si vede chiaramente della saliva insanguinata. Un particolare piuttosto disgustoso, oltre che discutibile. Ad ogni modo, la voce prosegue spiegando che potrebbe essere il segnale di disturbi gengivali e che ancora, ciò potrebbe addirittura causare la perdita di denti. In alcune versioni precedenti dello spot, si vede anche il dente che cade nel lavandino.
Così, naturalmente, viene suggerita la soluzione, cioè il Parodontax. Infine, a suggellare il tutto, il claim, che lo promuove come prodotto “per chi vede del sangue quando si lava i denti”.
Altroconsumo ha segnalato lo spot in quanto “pratica commerciale scorretta” perché “terrorizza gli spettatori su un problema di salute che preoccupa tutti, ovvero la caduta dei denti”. A maggior ragione, si tratta di un fenomeno diffuso: a chiunque è capitato almeno una volta di vedere la saliva sporca lavandosi i denti.
Dato che si tratta di un fenomeno diffuso allora, tanto vale sfruttarlo non mostrando sorrisi bianchissimi, ma la porcellana di un lavandino. L’effetto non è affatto involontaro: i creativi hanno consapevolemnte scelto di lanciare il messaggio ricorrendo alla paura. Una tecnica aggressiva che però, più che invitare alla prevenzione, incute timore: il potenziale consumatore insomma, non viene invogliato all’acquisto mavi viene indotto per avergli insitillato il terrore di conseguenze peggiori.