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Il primo servizio è di Gaetano Pecoraro: Stritolato dalla camorra, abbandonato dallo Stato. Si tratta della storia di Luigi Leonardi, imprenditore a cui la mafia locale ha chiesto il pizzo per ciascuno dei suoi negozi di proprietà. Per cinque anni, Luigi versa migliaia di euro nelle casse dei clan: ma a un certo punto, quando la situazione economica tracolla, l’uomo denuncia l’estorsione.
La ritorsione non si fa attendere: non solo i locali incendiati, ma persino un sequestro nei pressi di Secondigliano, dove gli viene puntata una pistola alla tempia per fargli firmare cambiali false.
Lasciato solo dallo Stato, ancora in attesa di una tutela che secondo il magistrato è urgentissima, per proteggersi, Luigi è costretto a cambiare casa ogni tre mesi. Ed è anche abbandonato a se stesso dalla famiglia: quando ha denunciato infatti, genitori e fratelli hanno chiuso ogni rapporto con lui.
“Ho chiesto la protezione in loco: io voglio fare l’imprenditore, non il pentito”, spiega l’uomo alla iena. Pecoraro cerca di entrare negli edifici della camorra, ma viene messo in guardia dagli altri cittadini: persino il prete si è fatto scortare, per entrare a benedire.
Nessuna autorità risponde nel merito alle domande di Pecoraro: pare che la colpa della vicenda sia persino di Leonardi, che ha rivelato di cambiare abitazione.
Al rientro in studio, i conduttori offrono il loro sostegno nella lotta contro la mafia: non spetterebbe a un programma televisivo raccogliere simili denunce, ma dato che lo Stato finge di non vedere, allora Le Iene si impegnano a raccogliere le storie di chi combatte e denuncia. Pubblicità.
Il secondo servizio è di Niccolò De Vitiis: I calciatori all’esame di quinta elementare. Grazie a bambini che si avvicinano ai calciatori fingendo di volere autografi, vengono poste domande da quinta elementare a vari calciatori, tra cui Balotelli e De Rossi. C’è persino il francese che non conosce la data della presa della Bastiglia: l’unico che riesce a rispondere senza deludere il piccolo fan è De Rossi. Viene intercettato anche l’allenatore Mancini, che non sa qual è il verso dell’elefante.
Si prosegue con Matteo Viviani: Quando solo tua sorella può salvarti. Viviani intercede per aiutare una ragazza ucraina malata di una grave forma di leucemia: la sorella è venuta per effettuare i controlli di compatibilità per la donazione, ma al momento del trapianto, non ha più ottenuto la documentazione per il rinnovo del visto. La situazione è molto grave: la malattia è in uno stato avanzatissimo. Volato a Kiev, è la diretta interessata stessa a raccontare a Viviani quanto avvenuto: ha provato a cercare una via d’uscita attraverso l’Ungheria, ma anche lì la richiesta di visto non è stata accettata.
La soluzione, grazie alle telecamere, arriva in appena 24 ore: l’ambasciata concede dei documenti per cure mediche.
Sabrina Nobile si occupa di maternità surrogata: Il senatore, il marito e il figlio. Sergio Lo Giudice, senatore PD, sposato con un uomo e padre di un bambino nato da una donna californiana e concepito grazie alla donazione del suo compagno.
Giulio Golia è andato a Rosarno sei anni dopo. La situazione dei lavoratori immigrati continua ad essere più che precaria, in condizioni igieniche e lavorative allucinanti. Sistemati in una tendopoli senza bagni, vengono pagati 25-30 euro a giornata, in piedi sin dall’alba, vittime dei “caporali” che si appoggiano sui contadini locali.
Ma la situazione lavorativa è di sfruttamento per tutti, così come raccontano alcuni cittadini di Rosarno.
Andrea Agresti è tornato a vestire l’uniforme del sergente Hartman per redarguire i politici sulle tante tasse.
Pietro Pulcini torna ad essere il disturbatore dei set: lo vediamo con Anna Safroncik ne Il Restauratore, ne Il commissario Rex con Francesco Arca, con Riccardo Rossi e persino in una televendita di Mastrota.
Cristiano Pasca è andato a Palermo da Alessio e Gianluca: Due fratelli con le ruote e con le palle. I due ragazzi sono tetraplegici, e possono godere di assistenza di sole tre ore al giorno: troppo poche data la gravità della loro situazione, che hanno bisogno di aiuto persino per grattarsi la testa. Gianluca e Alessio vengono aiutati dagli amici, che li seguono giorno dopo giorno. Cresciuti dalla zia, vivono soli.
I due fratelli però, non possono contare a vita sulla generosità degli amici, che pure hanno una loro vita: necessitano di una maggiore assistenza. Pasca va a parlare on il sindaco Orlando, ma la motivazione è il solito taglio delle risorse.
Il servizio si conclude con un appello per dare un lavoro ai ragazzi: non avere un obiettivo, trascorrere le giornate senza uno scopo infatti, li fa impazzire. Possono fare lavori di segreteria, lavori col computer, servizio clienti nei negozi, call center, vendite on-line da casa; “Siamo handicappati, mica cretini” chiosa Gianluca.
Tocca quidi a Cizco: Il truffatore seriale. La iena scova Lorenzo, che acquista grandi quantità di merce dai produttori senza pagarle.
Debutta quindi Herbert Ballerina, che è “Ansiaman”, un uomo capace di farsi venire l’ansia allo psortello del bancomat o quando non sa che pesce la moglie vuole che compri.
Paolo Calabresi è andato in provincia di Brescia per redarguire Il sindaco sceriffo. Cioè un sindaco leghista che ha messo un lampeggiante sulla sua auto e ha iniziato a fare multa; peccato che non fosse legittimato, perciò è stato multato lui per abuso d’ufficio. Calabresi si presenta vestito da vigile urbano, omaggiando Alberto Sordi.
La puntata si conclude qui; prima di chiudere però, il saluto di Pif al giornalista Lirio Abbate.