Seguiamo insieme la diretta:
Inizia subito la sigla con le note di “Each man kills the things he loves” di Jeanne Moreau.
Nell’anteprima Veronica Pivetti spiega che il programma continua con la sua lotta contro il femminicidio. La storia di questa sera è dedicata a Jennifer Sterlecchini, uccisa dal fidanzato con 17 coltellate a Pescara. I genitori della ragazza si stanno battendo affinchè nei casi di femminicidio venga eliminato il rito abbreviato. Così i colpevoli non avranno più lo sconto di un terzo della pena.
Prima di partire con la docufiction, va in onda una clip dedicata alla scandalo delle molestie e degli abusi nel mondo del cinema americano.
Nasce il movimento “Me too” dove le donne denunciano gli abusi. Si parla della battaglia condotta dall’avvocato donna più famosa d’America Gloria Allred, schierata dalla parte delle donne.
Anche lei da giovane è stata vittima di violenza, rimase incinta e abortì clandestinamente, in quanto rimanere incinta dopo uno stupro era considerato uno scandalo. Inevitabilmente il discorso cade sul caso Bill Cosby, sul caso Weinstein e su tutte le donne che hanno denunciato ciò che quest’ultimo ha fatto. Tra queste Ashley Judd e Asia Argento.
Si torna in studio, Veronica Pivetti introduce la storia di Jennifer e legge le parole dell’ex fidanzato prese da un interrogatorio del 2 dicembre 2016.
Racconta che nella mattinata Jennifer era a casa loro con la madre, Troilo voleva indietro il tablet personale, lei si è rifiutata ed è nata una lite. Da lì Jennifer avrebbe preso un coltello ferendosi prima alla gola e poi accoltellando il fidanzato. Avrebbe inoltre aggiunto che nel periodo del fidanzamento Jennifer gli avrebbe confessato di volersi suicidare, come fece il padre anni fa ad Ortona.
La loro storia d’amore inizia sul lungomare di Pescara nel 2013. Jennifer in compagnia di amici conosce Davide. Lei ha 23 anni, lui 29. Tra i ragazzi è stato amore a prima vista. Jennifer era molto felice ed era presa da questo ragazzo quasi 30enne.
Davide veniva fuori da un matrimonio fallito e da una separazione e trova in Jennifer l’occasione per ricominciare.
Jennifer nasce a Pescara nel 1990, è la seconda di due figli,ha un fratello, il padre lavora in un centro di recupero e la madre è casalinga. Cresce in una famiglia molto unita.
La mamma racconta che da piccola era molto vivace e non stava mai ferma, le piaceva molto ballare, faceva danza classica e la danza del ventre. Adorava la musica e il ballo.
Crescendo è piena di amici ma rimane sempre il legame indissolubile con il fratello Jonathan, che fa il deejay nei locali di Pescara.
Jennifer viveva bene a casa con i genitori. Nonostante i problemi di tutte le famiglie, il clima è sereno a casa Sterlecchini. Era molto legata al padre che le ha trasmesso la gioia di vivere.
Davide Troilo nasce a Pescara nel 1984, anche lui è il secondo di due figli. Il padre carabiniere muore a 40anni in seguito ad un intervento chirurgico. Cresce in una famiglia rigida e la figura del padre influenzerà molto il suo carattere.
Quando conosce Jennifer, era stato lasciato dalla moglie da cui ha avuto un bambino. Per mantenersi fa il tecnico ascensorista ed è molto apprezzato dai colleghi per il suo lavoro.
Come tutte le storie d’amore, quando nascono, sono vissute dai protagonisti con molta passione. Il loro sentimento è forte. Poco tempo dopo Jennifer decide di lasciare la casa dei genitori per andare a vivere con il suo fidanzato.
Il distacco è vissuto con felicità ma allo stesso tempo con un po’ di tristezza. La madre non era convinta della convivenza visto che stavano insieme da pochissimo tempo e lui aveva già un figlio da un’altra donna.
In più la ragazza stava ancora studiando all’università, doveva continuare gli studi per laurearsi.
Quando il padre nel mese di giugno si toglie la vita per Jennifer è l’inizio di un grande dolore. Non riesce a spiegarselo. Inizia un periodo davvero difficile per lei. I famigliari non sanno il motivo di questo gesto. E’ stato un duro colpo per tutti.
Questo lutto condizionerà la sua vita e il rapporto con Davide.
Dopo due anni la coppia va in crisi. Jennifer non si sente compresa e pensa per la prima volta di poter fare a meno di Davide. Voleva la vicinanza del compagno che non ha mai avuto. Dava tanto ma non riceveva nulla.
Nel luglio 2015 Jennifer torna a casa dalla madre..
Due anni dopo il rientro a casa è diverso. La mancanza del padre è forte. Vuole sfruttare la sua laurea in lingue e vorrebbe trasferirsi in Spagna per lavoro.
Durante una serata con gli amici, Davide fa incursione nel locale implorando a Jennifer di ripensarci e di tornare insieme. Jennifer decide di tornare da lui.
Però il rapporto è fragile, si prendono e si lasciano di continuo, i famigliari però pensano che nella coppia non ci siano problemi. Davide impiega due mesi per riconquistarla.
Dopo essersi rimessi insieme la ragazza decide di tornare a vivere con lui anche se non ne era convinta fino in fondo.
Un anno dopo Davide viene licenziato a causa della crisi e della riduzione del personale. Jennifer invece trova lavoro come commessa in un negozio di scarpe. Si accontenta per ora di avere uno stipendio per essere indipendente.
Da questo momento Davide inizia a controllarla e le manda una moltitudine di incessanti sms.
Jennifer si sente soffocata. Se ritardava anche 5 minuti perché stava prendendo semplicemente un caffè con un’amica, lui iniziava a chiamarla di continuo. E’ diventato molto geloso e possessivo perché capisce che lei è sempre più distaccata e ha paura di perderla. Pensa addirittura che abbia un altro uomo ma non è così.
Stavolta Jennifer vuole lasciarlo definitivamente in quanto non riesce più a vivere serenamente.
Una settimana prima dell’omicidio, Davide si reca nel negozio dove lavora per controllarla anche sul posto di lavoro, quella mattina però Jennifer era in magazzino e non riesce a vederla.
Anche se la storia è finita, alla ragazza dispiace un po’ di averlo lasciato ma era giunto il momento di pensare solo a se stessa. A novembre 2016 trova il coraggio per dire a Davide che tra loro è finita e torna di nuova a casa della madre.
Sono gli ultimi giorni di vita di Jennifer, lei sta passeggiando con la madre e si accorgono che Davide le sta seguendo e non è la prima volta che accade. L’episodio è visto come un piccolo campanello d’allarme. Le donne però non denunciano quel comportamento.
Negli ultimi tre giorni di vita della ragazza, lo strano silenzio di Davide preoccupa molto la madre di Jennifer. Ha dei brutti presentimenti. Non vuole che la figlia vada da sola a casa dell’ex fidanzato per riprendere le sue cose. L’apparente tranquillità di Davide nasconde qualcosa.
Jennifer, la mamma ed un’amica vanno insieme a casa di Davide per riprendersi gli effetti personali. La madre ha intuito il pericolo e non vuole che vada da sola, così le tre donne arrivano all’abitazione con un furgoncino.
Il ragazzo stava aspettando l’ex fidanzata, credeva che si presentasse da sola e quando vede che arrivano in tre, rimane un po’ sorpreso.
Il trasloco inizialmente appare tranquillo, Davide si mostra disponibile e aiuta le tre donne.
Effettuano più di un viaggio per portare via tutta la roba di Jennifer. Nessuno sospetta dell’inferno che di lì a poco si scatenerà.
Dopo aver riempito e caricato gli ultimi scatoloni, le donne sono tutte fuori dall’abitazione. Davide chiama Jennifer dicendole che c’è ancora una valigia con i suoi vestiti.
La ragazza allora decide di salire e ripiega gli abiti nella valigia. Jennifer vuole portar via il tablet spiegando a Davide che tanto lui può utilizzare il computer. Lui si arrabbia molto ed inizia a picchiarla selvaggiamente.
Le urla della ragazza fanno accorrere la madre e l’amica che rimangono chiuse fuori dall’appartamento, non riescono ad entrare.
Sentono che Jennifer sta ricevendo molte botte e lei avrebbe gridato alla madre che Davide la stava ammazzando. Purtroppo per Jennifer non c’è stato scampo. E’ morta per le 17 coltellate inflitte da Davide.
Si torna in studio e Veronica Pivetti spiega che dietro un delitto di questo genere non c’è nessun raptus o follia ma un gesto di estrema lucidità. Sono uomini che non riescono ad accettare ed elaborare la perdita.
Dopo l’omicidio Davide si accoltella all’addome e poi si distende sul pavimento vicino al corpo di Jennifer ormai senza vita. Voleva simulare un’aggressione, secondo la quale sarebbe stata Jennifer a scagliarsi contro Davide.
I vicini dopo aver trovato i corpi dei ragazzi chiamano immediatamente i soccorsi.
Arrivano i carabinieri che presidiano la scena del crimine. Jonathan appena saputa la notizia raggiunge la madre nella casa di Davide. Si avvicinano molti curiosi.
Secondo la ricostruzione poca chiara fatta da Davide agli inquirenti, sarebbe stata Jennifer a cominciare a litigare per il tablet, Davide l’avrebbe spinta e da lì sarebbe scoppiata la lite. Lei avrebbe prima ferito se stessa e poi Davide. Il suo racconto però non regge.
Ai funerali partecipa tutta la città che si stringe al dolore della madre, del fratello, della nonna e degli amici.
Dopo l’omicidio i famigliari e non solo, hanno organizzato una fiaccolata per le strade di Pescara dedicata a Jennifer.
Inizia il processo a carico di Davide Troilo, i famigliari vogliono giustizia. Sono tre i punti da sviluppare : capacità di intendere e di volere di Davide, la sua pericolosità sociale e la premeditazione.
Secondo la difesa Davide ha un disturbo di personalità borderline. Per l’accusa, invece, sapeva benissimo cosa stava facendo. In primo grado, con rito abbreviato, Davide ottiene la condanna a 30 anni, con 3 anni di libertà vigilata.
Amici e famigliari raccontano cosa manca di più di Jennifer. Manca tanto la sua solarità.
Termina così questa puntata di Amore Criminale.