Dopo le battute iniziali di rito, viene lanciato il primo servizio.
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Dino Giarrusso ha raggiunto il Prof. licenziato per una pipì. Si tratta di un docente di filosofia che, una notte dopo una festa, era stato multato per aver urinato in un cespuglio. Un episodio accaduto al bellezza di undici anni fa alle due di notte. Aver omesso quella condanna, gli è costato il licenziamento. Gli alunni ne parlano benissimo, e anche i colleghi sono dalla sua parte;lo stesso per i genitori dei ragazzi. Il servizio si conclude con un appello al Ministro dell’Istruzione.
Andrea Agresti è andato a Matera: La tassa medievale pretesa dalla Chiesa. La diocesi richiede il canone enfiteutico ai cittadini sulle loro case, che però sono private e non in affitto; in cambio, la Curia permette l’affrancamento per riscattare il diritto all’occupazione. Si tratta di una tassa che risale al XII secolo, secondo cui si paga per godere di una proprietà altrui.
L’inviato riesce a parlare con un sacerdote della Curia, che dà la propria versione: bisogna risanare il debito accumulato per non lasciare “rogne” a chi verrà dopo. Naturalmente, quando Agresti chiede quanto siano riusciti a raccogliere riesumndo questa tassa, il prete non risponde.
Dopo il primo break pubblicitario, Fabio Volo introduce il servizio di Giulio Golia: Le ville abusive di Bagheria. Golia documenta la costruzione di un intero quartiere nell’immenso parco di una villa settecentesca, la cui proprietà è stata “scavalcata”: per motivi ereditari infatti, la proprietà si è frammentata tra i successori della dinastia nobile che vi risiedeva. In queste case abusive hanno risieduti i mafiosi più crudeli, Riina incluso: la “principessa”, indignata, mostra a Golia i vari edifici, indicandogli chi abitasse dove: c’è persino la casa in cui è stato progettato l’attentato a Borsellino. Una vicinanza tale che Riina raccoglieva gli asparagi selvatici nel suo giardino.
Golia va al Comune di Bagheria, ma il sindaco e il vicesindaco hanno anche loro un’abitazione abusiva.
Filippo Roma è a Malta: L’azienda italiana fregata dal governo maltese. La sede del Parlamento del paese è stat costruita da una ditta italiana, per un cifra di 3milioni 500mila euro,. Invece, al momento, sono stati offerti loro solo 500mila euro, che sono stati rifiutati. Roma riesce a parlare con il presidente di Malta, che sostiene i lavori non sinao stati realizzati bene, pur non fornendo spiegazioni.
Il giorno seguente, il reponsabile che ha commissionato i lavori, parla di porte e maniglie difettose. Naturalmente una scusa che non regge davanti alla cifra dovuta all’impresa.
Gaetano Pecoraro ci aggiorna sulla situazione dell’imprenditore Luigi Leonardi, a cui lo Stato non assegnava la scorta di cui aveva bisogno. Così, dopo aver denunciato i tentativi di estorsione da parte della camorra, si è trovato solo e indifeso per anni. La sua storia, raccontata nella puntata di martedì, ha avuto un ampio seguito nei social: ben 29mila richieste d’amicizia su Facebook nel giro di poche ore, una condivisione tale da non poter essere più ignorata.
Il giorno dopo gli è stata assegnata una scorta di quarto livello, cioè senza auto blindata. Ma c’è stato anche un risvolto negativo dopo la puntata di martedì: Luigi è stato licenziato subito dai suoi datori di lavoro, in quanto sarebbe stato un “problema”. E a Pecoraro viene risposto che “se uno denuncia la camorra non può lavorare”.
Per il concorso di Mr Orrible, Stefano Corti e Alessandro Onnis candidano Enzo Paolo Turchi e Franco Oppini.
Nina Palmieri torna a parlarci di don Luca: Un prete a luci rosse con i soldi delle offerte. Il personaggio, che si spacciava per giudice millantando conoscenze, spendeva migliaia di euro in cocaina, pranzi stellati, completi lussuosi, escort a cui inviava messaggi a luci rosse. Angelo, uno dei ragazzi che il prete frequentava grazie ai siti di incontri, si era insospettito, riuscendo a scoprirne l’identità: telefonando in diocesi inoltre, aveva scoperto che l’uomo non era nemmeno ricco di famiglia.
Ora la Palmieri ha scoperto la provenienza di quei soldi: le offerte dei parrocchiani. Don Luca vendeva acqua agli anziani come acqua proveniente da Medjugorie a 15 euro a boccetta, chiedeva soldi per i poveri del paese, per fantomatiche bollette delal parrocchia. la Palmieri raccoglie diverse testimonianze, inclusa quella di una signora che gli ha dato ben 800 euro; una sua amica addirittura migliaia di euro. Sempre protetto dai piani alti, don Luca ha approfittato di chiunque.
Grazie a una segnalazione, la iena trova l’albergo della Curia in cui è alloggiato al momento, con vitto e alloggio spesato. Naturalmente don Luca non risponde, né i suoi superiori forniscono spiegazioni precise sul motivo per cui non sia stato denunciato alle autorità ecclesiastiche.
Enrico Lucci ha intervistato Aldo Biascardi: Parlare di calcio. A 86 anni, il conduttore ha semore la passione per il calcio, e fa conoscere a Lucci la moglie. La iena lo segue nello studi del suo Processo su canale 61, assistito dai figli. Non solo: pur non capendo assolutamente niente di calcio. Lucci partecipa alla puntata nel parterre di ospiti.
Niccolò De Devitiis ripercorre il “maltrattamento” subito dalla conduttrice Mikaela Calcagno, giornalista di Premium Sport che ha fatto infuriare Mancini.
A questo punto, con un mazzo di fiori in mano, Volo irrompe nello studio della Calcagno, che all’inizio non capisc di essere in diretta a Le Iene.
Il prossimo servizio è di Matteo Viviani: Viene fermato dalla polizia e… Filippo Narducci è stato fermato dalla polizia: seccato per il fermo, come mostrano le videocamere di sorveglianza, gesticola ma senza che la situazione sembri fuori controllo. Non avendo bevuto, il ragazzo era infastidito di essere trattenuto a lungo. Le immagini mostrano un uomo della pattuglia che sta persino con le mani in tasca. Invece, Filippo viene aggredito, ammanettato e portato in questura con un labbro spaccato e i polsi tumefatti. Nei verbali i poliziotti hanno dichiarato che Filippo era ingestibile e la situazione pericolosissima.
Ne è nata una battaglia legale tra Filippo e i poliziotti, pe run costo finora di 100mila euro. Una prima sentenza, non ancora passata in giudicato, respinge le accuse di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e di rifiuto di sottoporsi all’alcool test.
Cristiano Pasca ci spiega l’ Applicazione NOma, ideata da Pif. Presentata venerdì al Senato, si tratta di un’applicazione che spiega, luogo per luogo, quali eventi lo hanno caratterizzato per quanto riguarda la lotta alla mafia. Molti siciliani hanno prestato la propria voce ai racconti presenti nell’app, tra cui Nino Frassica, Pippo Baudo, Ficarra e Picone, Teresa Mannino.
La puntata si conclude con l’elezione di Enzo Paolo Turchi come Mr. Orrible e Geppi Cucciari che torna dalla Calcagno a riprendersi i fiori.