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Si aprirà con l’ “affittopoli” romana la nuova puntata di Quinta Colonna, in onda a partire dalle 20.30.Dopo la scorsa puntata, Paolo Del Debbio si occupa dei recenti casi di affitti a prezzi irrisori nel centro della capitale, questione già nota alle cronache ma tornata recentemente in primo piano grazie alla scoperta di nuovi immobili. Tema di cui si sono occupati anche Massimo Giletti e Barbara D’Urso nelle puntate de L’Arena e Domenica live di ieri.
Ma al centro della riflessione in studio ci saranno anche i “furbetti del cartellino”, i dipendenti pubblici che timbrano senza andare a lavorare. Del Debbio ricorderà le inchieste giudiziarie nate al riguardo, e l’ indignazione che questi dipendenti hanno suscitato nei cittadini, al punto che il governo ne ha proposto il licenziamento entro 48 ore dalla flagranza.
Ospiti in studio, politici e opinionisti. Non mancheranno naturalmente i collegamenti con le piazze, per sentire in prima persona la voce della gente: questa sera da Roma e Trento. Gene Gnocchi infine, tornerà al suo ruolo di sondaggista sui generis.
Passiamo ora a Terra!, che prende il via in seconda serata dopo Quinta Colonna. Il programma di Toni Capuozzo ricorda le vittime delle foibe attraverso un’inchiesta sulla strage di Vergarolla. A due giorni dalla dodicesima “Giornata del ricordo” infatti, viene ripercorso l’esodo di istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra.
In particolare a Vergarolla, in Istria, il 18 agosto 1946 viene avvertita una fortissima esplosione sulla spiaggia. Perdono la vita decine di persone, tutte italiane. Si trattò di un vero e proprio attentato, riguardo cui però, le autorità inglesi riconobbero il mandante come “persona sconosciute”.
Un episodio storico poco conosciuto che, secondo alcuni studiosi, altro non era che un atto intimidatorio per convincere gli italiani del luogo a lasciare le proprie case, dato che la Jugoslavia rivendicava la sovranità. Così, seguì un abbandono forzato, segnato dalla tragedia delle foibe e delle ripercussioni sugli italiani.
L’inchiesta di Terra! esamina attentamente la vicenda, analizzando la dinamica dei fatti, le ipotesi sulle presunte reponsabilità e le prove che dimostrerebbero si fosse trattato realmente di una specie di strategia della tensione rivolta contro gli italiani che, di lì a breve, avrebbro iniziato a lasciare la terra in cui erano cresciuti e che ora, sotto l’occupazione nazista, dava loro la caccia.