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Discutibile, inoltre, la presentazione della falsa Belen come “un’eccellenza”, termine pronunciato con un certo imbarazzo da Carlo Conti. Il conduttore aveva anticipato che la Raffaele si sarebbe calata, nelle cinque serate festivaliere, in altrettante eccellenze italiane. E certamente Belen non è nè un’eccellenza, nè italiana. Doppia, quindi la delusione di vedere la brava attrice e imitatrice in un personaggio che aveva già ampiamente frequentato il palcoscenico dell’Ariston e che, dalla parodia, ha tratto un inaspettato beneficio. La Raffaele ha giocato anche sulla famosa “farfallina” mostrando sulla coscia un tatuaggio che ha ben messo in evidenza più volte.
Si è avuta la netta sensazione che il ricorso alla parodia nazional-popolare della Rodriguez sia stata dettata dal calo di ascolti della terza serata di Sanremo 2016: circa due punti di share in meno rispetto alla analoga serata delle cover del 2015. E certo il personaggio della Rodriguez è molto più conosciuto di quello di Donatella Versace proposto nella serata di ieri. Ancora una volta si sono affidate alle performance di un personaggio Mediaset le sorti di uno spettacolo made in viale Mazzini puntando in una rimonta dell’Auditel. La speranza è che, almeno nella serata finale di questa sera, la Raffaele possa proporre un nuovo e interessante personaggio.
Ricordiamo, inoltre che la parodia di Belen è nata, anni fa, nel programma Quelli che il calcio nel quale Virginia Raffaele era ospite fissa. E in una puntata ci fu persino un incontro tra la vera show girl argentina e il personaggio parodiato.
Molto deludente, inoltre, l’intervento comico di Enrico Brignano che, nella parte iniziale, appena arrivato sul palcoscenico, ha evidenziato qualche grossolanità di troppo nel linguaggio. Ci si attendeva un monologo più incisivo, soprattutto su tematiche forti, di quelle più volte affrontate dal comico. Ma quest’anno la politica e gli argomenti ritenuti imbarazzanti sono stati banditi dalla comicità sanremese. E tutto si è ridotto a battute spesso scontate e di bassa lega, come quelle di Marta e Gianluca che, nel ruolo dei due sposini, continuano a imperversare fortunatamente, in uno spazio limitato.
E Rocco Tanica, col trascorrere delle serate, non accenna a migliorare i testi dei suoi interventi dalla sala stampa. I veri perdenti di questa edizione di Sanremo 2016 sono i comici, se si eccettuua Virginia Raffaele che, nonostante alcuni limiti finora mostrati, ha imposto la sua bravura. Continuiamo, inoltre, ad essere certi che dovrebbe osare in più.