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Vediamo quanto accade in ciascuno dei due programmi, come facciamo puntualmente ogni settimana.
Quinta colonna, con Paolo Del Debbio, racconta gli scandali legati al fenomeno dell’assenteismo con collegamenti da Acireale (Catania) e Boscoreale (Napoli). Amoio spazio, in questo contesto, sarà dato alle vicende di Modica (Ragusa), dove sono finiti sotto inchiesta per truffa aggravata in concorso più di 80 dipendenti comunali. Infine, si punteranno i riflettori sul tema della sicurezza, affrontato quasi settimanalmente dal giornalista e conduttore.
Gene Gnocchi con i suoi sondaggi, rappresenta il lato “leggero” dall’approfondimento politico. Come ogni settimana, in studio con Del Debbio ci saranno politici, opinionisti e persone comuni. Nel corso della puntata, gli inviati di “Quinta Colonna” sono in diretta dalle piazze di Grosseto e Terni.
Prima di approdare a Quinta colonna, Salvini era intervenuto a Mattino 5, dove aveva rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Ho intravisto Sanremo, sono contento che abbiano vinto gli Stadio ma poi onestamente avevo altro da fare. Ho trovato un po’ così quella cosa dei nastrini colorati. Usare denaro pubblico per fare la morale sulle adozioni gay è fuori luogo”. Si riferiva a Sanremo e ai nastri arcobaleno utilizzati dai cantanti e superospiti nel corso della manifestazione per supportare le per le unioni civili.
“Ognuno può pensarla come vuole. Io sono e sarò sempre contrario alle adozioni gay – ha concluso Salvini – la Rai fa le cose con i soldi nostri, con i soldi di tutti e dovrebbe quindi rispettare il pensiero di tutti”.
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Passiamo in seconda serata. Subito dopo la conclusione di Quinta colonna troviamo Terra! e Tony Caouozzo.
L’immigrazione, la guerra in Siria, i morti, i profughi che premono alle frontiere della Turchia cercando un varco per l’Europa, i bombardamenti, sono alla base della puntata serale di Terra! Capuozzo parte dalla base aerea russa a cinque chilometri da Latakia (Siria)
Fausto Biloslavo conduce i telespettatori tra i piloti che dal 30 settembre scorso martellano le postazioni dell’Isis. E non solo: 6.000 missioni hanno colpito duramente Daesh, ma hanno avuto come conseguenza la morte e il ferimento di troppi civili.
S monoilioni i profughi in fuga verso la Turchia. Sognano di arrivare in Europa e avere un futuro almeno decente. Sono parte dell’esercito di disperati che sta abbandonando quelle terre. Come i libici gli eritrei, gli egiziani, gli iracheni.
Sandra Magliani è andata a Pozzallo (Ragusa) dove avvengono l’identificazione ed i colloqui con quanti chiedono lo status di rifugiato. Molti i minori non accompagnati.
Drammatico il resoconto per loro:ne sarebbero già scomparsi 5.000 dai centri di prima accoglienza. In fuga verso l’Europa, in cerca di parenti lontani. Un allontanamento volontario rischiosissimo accompagnato dal pericolo concreto, come testimoniano le immagini di Lorena Bari, di finire nel giro della prostituzione minorile o vittime del lavoro nero.
Ma Terra! mostra anche storie positive. È il caso della famiglia siriana che Anna Migotto aveva incontrato, tempo fa, in fuga dalla guerra. Padre, madre, quattro figli e un quinto in arrivo. Vivono in una Stoccolma scossa e disorientata da episodi di intolleranza e violenza. Per loro l’integrazione ha funzionato. Lavorano, studiano e fra cinque anni potranno chiedere la cittadinanza.