Si inizia proprio dall’intervista doppia: la Meloni e la De Micheli concordano nell’ammettere il maschilismo in politica, indicando come esempio Gasparri e Fini. Riguardo la situazione romana, la Meloni teme che Salvini appoggerà Bertolaso; come peggior ministro poi, indica Alfano.
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Si prosegue con Niccolò De Devitiis: Carte di credito a rischio. La iena mostra come la propria carta prepagata possa essere “craccata”: una soluzione può essere scaricare un’applicazzione della pbanca che consenta di bloccarla e sbloccarla.
Dopo la pausa pubblicitaria, il servizio di Giulio Golia: Vivere sotto protezione…ma era tutto finto. È la storia da film dell’imprenditore Vincenzo, a cui il socio in affari aveva fatto credere di essere minacciato dalla mafia. Per due anni la sua faniglia ha vissuto come fosse sotto scorta, convinti di far parte di un progetto protezione: hanno comunicato con mail e messaggi criptati, telefonate controllate, gli infissi di casa chiusi. Hanno vissuto con il terrore, sentendo gli uomini della fasulla scorta senza mai vederli.
Con la scusa della protezione, il socio Musotto è riuscito a tenere lontano l’uomo sia dall’azienda che dai suoi conti correnti, riducendolo di fatto sul lastrico. La messa in scena è stata talmente convincente che persino gli spostamenti erano monitorati: era stata persino finta la morte di uno dei finti poliziotti della scorta.
Giulio Golia non solo ascolta la testimonianza di Vincenzo e della moglie, ma raggiunge anche Musotto, che è ancora in libertà: lui naturalmente non risponde.
Fresca concorrente di Sanremo 2016, in studio arriva Noemi. Prima però, un’intervista sul tema delle unioni civili, visto che è stata proprio lei a portare i primi nastrini colorati sul palco dell’Ariston.
Filippo Roma ci parla de Il consigliere comunale amico di Messina Denaro. La iena si occupa di Calogero Giambalvo, consigliere comunale di Castelvetrano assolto e tornato al suo incarico comunale perché, giudizialmente, la magistratura non ha riscontrato reali. Le intercettazioni mandate in onda dalla trasmissione, ci fanno ascoltare Giambalvo dire che, se potesse, ucciderebbe il figlio del collaboratore di giustizia Cimarosa. Filippo Roma prima incontra Lorenzo, cioè proprio il figlio di Cimarosa, poi va in comune: qui non solo trova ostilità da parte del diretto interessato, ma anche i modi aggressivi di alcuni colleghi di consiglio.
Sabina Nobile incontra Alessia e Davide a Orbetello: Lei sta diventando lui e lui sta diventando lei. I due ragazzi, giovanissimi, sono una coppia che ha recentemente convolato a nozze: al momento stanno affrontando un lungo percorso ormonale. Sanno che la cura potrebbe aumetare il rischio di contrarre tumore e che eventuali figli potrebbero essere discriminati, ma stanno cercando di essere se stessi. Intanto però, a Orbetello i concittadini sembrerebbero non avere pregiudizi nei loro confronti.
In ricordo di quando la Cucciari lo aveva schifato, viene riproposto un vecchio servizio di Nuccio Vip. angelo Duro entra quindi in studio per fare la pace. Si tratta però di un escamotage per promuovere Tiramisù, film in uscita al cinema in cui Duro recita al fianco di Fabio De Luigi e Vittoria Puccini.
Il prorrimo servizio è drammatico: Nadia Toffa ascolta la testimonianza di una ragazza infettata da Valentino, l’untore di hiv della capitale. Lei era innamorata, e con lui ha perso la verginità: “non usava il preservativo apposta perché ci voleva infettare, e ci voleva vergini per essere sicuro”. Letteralmente distrutta dalla scoperta di aver contratto il virus, sconvolta dall’idea di aver voluto bene a un “serial killer”, aggiunge di aver saputo che Valentino era stato in intimità con una 14enne e addirittura con una donna incinta.
La ragazza non si mostra in volto: solo i genitori sanno della sua malattia, e teme le conseguenze se qualcun altro dovesse scoprire il suo segreto. “La gente pensa che se mi stringe la mano, si infetta”, spiega, chiarendo così il motivo per cui non vuole che il viso di Valentino venga reso noto. Però, aggiunge, alcune informazioni sono state rese note, rendendolo identificabile per chi ha avuto una storia con lui. Perciò, conclude, a chiunque venga il dubbio di aver avuto un rapporto con Valentino, vada subito a farsi controllare.
Stefano Onnis e Alessandro Corti hanno architettato uno scherzo: La gemella se la fa con l’orsacchiotto. La gemella in questione è Giulia delle Donatella, che l’altra, Silvia, critica sempre per le sue scelte in campo sentimentale. Grazie alla complicità di un uomo che somiglia a Danny Devito, Giulia finge di provare interesse per un uomo molto più grande di lei che le invia orsi di peluche in regalo e poi, si scoprirà avere la fantasia di voler “giocare” a Masha e Orso in intimità.
Alla fine, nella stanza da letto i cui Silvia trova Giulia, arrivano anche Corti e Onnis vestiti da orsacchiotti di peluche.
In studio nel frattempo, Fabio Volo esce per entrare in un camerino: lì ci sono proprio le due gemelle, che lui va a salutare.
Si prosegue con Enrico Lucci: Due anni di Renzi. Lucci ferma diversi politici per chiedere un bilancio sul bienni dell’attuale premier: Serracchiani, Razzi, Gasparri, Formigoni, Santanchè, Casini si ritrovano a dover rispondere alle domande e ai modi poco accomodanti della iena.
Viene riproposto un servizio di Nina Palmieri dello scorso anno: Italiano nelle Filippine accusato di pedofilia. Daniele Bosio, ambasciatore in viaggio nelle Filippine, rischia l’ergastolo per traffico di minori: ha portato in visita all’acquario dei bambini, contando che avessero chiesto il permesso alle famiglie. Con esperienza in onlus alle spalle, lui sostiene che voleva semplicemente fare un regalo ai bimbi. Ad aggravare la sua posizione, il fatto di averli prima portati a casa per lavarli: dice che puzzavano della sostanza che sniffano per annullare la fame.
Il giorno seguente, li ha ricaricati in auto per portarli di nuovo al parco, che il giorno prima aveva trovato chiuso. Due operatrici l’hanno notato e si sono insospettite.
La Palmieri ne incontrauna, Cathrine, ch epiega proprio come uno dei modi più semplici per abbordare bambini sia dare loro ciò che desiderano e non possono avere. Dato che l’uomo collabora con alcune organizzazioni, aggiunge, avrebbe potuto rivolgersi alle associazioni e operare in modo più sicuro. Ad aumentare i sospetti sul conto di Daniele poi, l’appellativo di “daddy” da parte di uno dei bimbi: con quel termine infatti, si idnica chi può fornire vari tipi di benefici. L’accusatrice ha inoltre delle deposizioni che Daniele ha eluso: i bambini hanno dichiarato di essere stati toccati, e persino di aver avuto erezioni mentre venivano lavati.
Dopo essere rimasto bloccato nelle Filippine per mesi, la vicenda giudiziaria di Daniele Bosio si è conclusa a fine 2015: assolto per insufficienza di prove. Con l’aggiornamento sulla storia di Bosio, si conclude la puntata; l’appuntamento è per martedì con il trio Cucciari-Toffa-Pif.