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Tra una battuta e l’altra, i presentatori lanciano subito il primo servizio. Gaetano Pecoraro ha incontrato i genitori di Nino Agostino, poliziotto caduto sotto i colpi dei sicari davanti agli occhi del padre Vincenzo, ucciso insieme alla moglie. Nel delitto risultarono coinvolti Nino Madonia, Gaetano Scotto e Giovanni Aiello: due boss mafiosi e un uomo dei servizi segreti che, secondo quanto riferito dai pentiti, era a servizio dei clan. Grazie all’intervento di Nino, era stato sventato un attentato a Falcone, che poi sarebbe stato in prima fila ai funerali dell’agente con Borsellino.
Il caso è tornato ora agli onori della cronaca grazie a nuove dichiarazioni dei pentiti. Aiello vive isolato in Calabria, e Pecoraro lo raggiunge a casa, dove lo trova seduto fuori: lui respinge tutto, sostenendo di non aver nemmeno mai fatto parte dei servizi segreti. Anche Gaetano Scotto vive indisturbato, tanto che la iena lo ferma per strada: quando nega tutto, e Pecoraro gli ricorda gli otto anni di latitanza, Scotto risponde che erano dovuti alla droga, non alla vicenda in questione. Pecoraro gli fa presente che, proprio perché lui è libero, al signor Vincenzo è stata assegnata la scorta; il boss si dice dispiaciuto, continuando a dichiararsi estraneo. Intanto, i genitori di Nino Agostino continuano a chiedere giustizia per il loro ragazzo, ucciso tanto barbaramente: quando hanno sparato a lui e la moglie, la donna era incinta di cinque mesi.
In attesa di partire per l’Honduras, un’intervista alla Ventura: La nuova avventura di Simona. La conduttrice partirà “per amore dell’ Isola”, senza temere il confronto con le più giovani perché lei è felicissima di avere 50 anni. Per testare come gestirà le liti e gli insetti, Niccolò de Devitiis la insulta, poi la benda e le mette dei vermi nel palmo della mano. Ma le mancano Le Iene? Non rimane che scoprirlo: ecco dunque che lo storico trio entra in studio con il loro classico motivo d’ingresso. Ad attenderli, il tavolo.
Con i partner di un tempo anche Volo ritrova brio: inutile dire che il carisma scenico della Ventura non è paragonabile con quello delle attuali conduttrici. Il ritmo della trasmissione cambia immediatamente marcia, anche se purtroppo dura poco: il tempo di lanciare un servizio di “papaere” di Lillo e Greg quandoa nche loro erano iene, e dietro il bancone si siedono la Leone e la Cucciari.
Il prossimo servizio è quello di Cizco, che è volato in Brasile per occuparsi del virus Zika. L’epidemia del virus è nata a Recife, a nord del paese: la paura di essere contagiati, riempie gli ospedali. Se manca l’acqua in continuazione, spiega una dottoressa, è normale che la gente la conservi: di conseguenza, questo non fa che creare le condizioni ideali per le zanzare. Alcune mamme mostrano i loro neonati, affetti da microcefalia: in molti casi, gli esami non rilevavano le malformazioni né i medici avevano spiegato bene a queste giovani donne le possibili conseguenze dell’aver contratto il virus durante la gravidanza. Quando sono rimaste incinta, ancora non si sentva parlare dello Zika: hanno scoperto die ssere malate mentre erano già incinta.
È impressionante vedere tanti bambini destinati a vivere con l’handicap: ancora non si sa di preciso che tipo di difficoltà avranno, fino a quando non cresceranno. Al momento non esiste cura, perciò le mamme si fanno forza: ” se Dio mi ha dato un bambino speciale”, dice una di loro, “ci sarà un motivo”. E un’altra aggiunge: “la mia bambina è come gli altri,a vrà solo bisogno di più attenzioni”.
Si prosegue con un servizio decisamente più leggero: Sabrina Nobile si occupa di Cicciolina, il cane e la denuncia per truffa. Si tratta della denuncia fatta all’ex pornostar, accusata di truffa in seguito al morso ricevuto da un cane.
Mauro Casciari è a Civitanova Marche: Il Comune espropria ma non paga. La famiglia Frontoni è stata espropriata di un terreno per costruire un’area parcheggio vicino alla stazione. Gli oltre 650mila euro che spettavano ai Frontini però, non sono sono ancora stati sbloccati. Casciari cercca di risalire all’origine di questo mancato pagamento, passando attraverso tutte le cariche che si imputano l’un l’altra la responsabilità.
Nadia Toffa è tornata a Trieste: L’altra Ilva: le promesse non mantenute. Nulla è cambiato nella città riguardo l’inquinamento della ferriera: i fumi che fuoriescono dall’impianto si accumulano in grandi quantità, causando anche malattie. Nulla è cambiato rispetto alla visita precedente dell’inviata, ma lo stabilmento ha ricevuto un’approvazione fasulla: la sua certificazione infatti, non fotografa la situazione esistente. I lavori erano stati promossi alla bocca dell’altoforno non sono stati effettuati. Naturalmente, nonostante il dirigente della ferriera, il sindaco di Trieste e la presidente di regione, la Serracchiani,avessero dato appuntamento alla Toffa a dicembre, ora sostengono amezza voce solo che le emissioni sono diminuite: di risposte conncrete però, nessuna.
Enrico Lucci è alle prese con uno dei suoi leit motiv: L’invenzione della moda. La settimana della moda milanese offre alla iene auna fauna umana al limite del ridicolo, che lui sbeffeggia secondo il proprio stile.
Giulio Golia è a Commitini, dove su nemmeno 1000 abitanti ci sono 67 dipendenti comunali: L’esercito dei dipendenti comunali. La iena ci porta all’intenro del comune: tre persone sono addette a un solo telefono. La vogilessa pure ha poco da lavorare, visto che gli abitanti da multare scarseggiano. Naturalmente nessuno ammette di essere di troppo all’interno del Comune: “ci hanno fatto il contratto -sostiene una di loro- adesso ci buttano fuori?” In realtà, ciò che golia scopre, è che se non ci fossero quei posti, l’economia del paese si fermerebbe; in fondo, nessuno denuncia il malfunzionamento perché fa comodo a tutti L’amministrazione non denuncia certo i propri parenti, che ovviamente sono assunti.
Andrea Agresti si occupa de L’oculista che è meglio non vedere. Il servizio parte dalla storia di un uomo truffato da un sedicente dottore: affetto da una grave malattia, la retinite pigmentosa, si è lasciato illudere da un oculista che gli ha fatto credere si potesse curare con una fantomatica lente bionica. Chiedendogli ben 250 euro a visita in attesa di un futuro intervento, tutti intascati senza ricevuta.
Grazie a una cavia, con una telecamera nascosta viene monitorato un incontro con il professore, che ripete lo stesso copione raccontato ad Agresti. Quando però è la iena a palesarsi, di colpo non è più in grado di guarire persone destinate a cecità certa.
Si prosegue con Luigi Pelazza: Sfruttati a 1euro e mezzo all’ora. Un complice di Pelazza si è finto uno dei braccianti che cercano lavoro presso i “caporali” del sud Italia: la paga è di 1,50 euro l’ora nei campi. Insieme a lui, ad aspettare che qualcuno li recluti, tanti ragazzi venuti con la speranza di poter aiutare la famiglia in Africa; sono in attesa dei documenti per poter raggiungere altri paesi. La paga è di 15 euro al giorno: la mattina, sul furgone per andare nei limoneti, uno dei ragazzi racconta al complice di aver visto anche un ragazzo italiano accettare.
A questo punto Pelazza va nei campi, dove trova molti italiani, anche adulti. Per bisogno, ci si piega a tutto.
La puntata si conclude qui: i saluti finali sono insieme a Pellizzari e Ventura.