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Severgnini riporta, nel suo viaggio, il linguaggio innovativo con il quale ha tentato di spiegare l’Italia e gli altri.
Dopo aver affrontato le sfide europee nel 2015 adesso è il momento di alzare lo sguardo più in alto: le realtà che ci circondano diventano sempre più complesse ma non per questo sono meno affascinanti.
L’Europa ha fatto in modo che non ci siano più affari esteri e affari interni: tutto oramai ci riguarda, ha detto Beppe Severgnini già nella prima edizione del programma.
E così, insieme al conduttore, i telespettatori faranno un viaggio che li porterà in Grecia, in Olanda, in Israele, in Turchia e in Cina.
Il programma, voluto da Andrea Vianello, ex direttore di Rai3, si occuperà non solo di questioni di attualità ma anche di temi drammatici. Ci saranno insomma argomenti per i quali la discussione si prevede serena all’insegna della leggerezza e della cultura ma ci sono anche problemi molto gravi che stanno interessando l’Europa e altri paesi.
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Basti pensare ad esempio a quanto sta accadendo in Russia in Turchia in Cina. Per discutere delle realtà di questi paesi ci saranno in studio accanto Severgnini personaggi che aiuteranno a capire in profondità lo spirito dei popoli. In particolare Severgnini ospiterà due personaggi a puntata: il primo esperto delle tematiche politiche, l’altro invece si occuperà di analizzare gli argomenti sullo sport, sullo spettacolo, sulle arti, sul costume. Ma naturalmente il pubblico a casa avrà l’ultima parola e potrà votare o per l’Italia o per il paese sfidante.
La novità in questa seconda edizione è lo spazio chiamato Storie parallele: due persone racconteranno le vicende di chi abita in Italia oppure è in un altro paese. Ambedue fanno lo stesso lavoro ma vivono in maniera differente. E ce lo spiegheranno.
Nelle puntate verranno fatte anche domande sulle quali si costruisce racconto dei paesi e il confronto con l’Italia. Ad esempio ci si chiederà: a livello turistico vende più il Colosseo o il Partenone? Oppure: s’incontrano più difficoltà a diventare una ballerina alla Scala oppure a San Pietroburgo?
Anche questa volta come la prima edizione al centro dello studio ci sarà il tavolo d’erba intorno al quale gli ospiti guidati da Beppe Severgnini hanno a disposizione 30 secondi per dire le proprie posizioni, 10 minuti per discutere.
Previsto, infine, un uso intelligente delle Teche Rai perché i vari argomenti saranno spiegati anche attraverso un excursus temporale e sociale permesso proprio dai preziosi reperti delle Teche Rai