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Cominciamo con Quinta colonna.
Il talk politico di Paolo Del Debbio in onda su Retequattro, questa sera lunedì 7 marzo, alle ore 20.30, avrà come ospite, in apertura di puntata, il direttore del Tg4 Mario Giordano. Il segmento in cui è presente Giordano si chiama «Il Caso»: i due giornalisti commentano le vicende in primo piano negli ultimi giorni, dai vitalizi al degrado nella città di Roma, fino alle manovre in vista delle prossime elezioni amministrative e al caso dei migranti che coinvolge tutta l’Europa.
In seguito, rappresentanti dei partiti, opinionisti e persone comuni partecipano al dibattito in studio.
Inoltre, anche questa settimana Gene Gnocchi espone i risultati dei suoi speciali sondaggi. Infine, i giornalisti di «Quinta Colonna» sono in diretta da Cercivento (Udine), Viserba (Rimini). Previsto un collegamento anche con Playa dell’Inglés, per scoprire le storie dei connazionali trasferitisi nelle Isole Canarie dopo il raggiungimento dell’età pensionabile.
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Passiamo a Terra!
Il settimanale di approfondimento giornalistico con Tony Capuozzo, nella puntata in onda lunedì 7 marzo, in seconda serata, su Retequattro, affronta il problema della siccità, una vera tragedia per le coltivazioni, un comparto importante dell’economia del Paese. La siccità è spia di mutamenti climatici che preoccupano e rispetto ai quali l’uomo ha non poche responsabilità. Questo tema verrà affrontato da diversi punti di vista.
Dalla Sicilia, i cui agricoltori devono fronteggiare oltre alla penuria d’acqua anche l’aggressività della concorrenza dell’altra sponda del Mediterraneo, alla Pianura padana con il Po sotto il livello di guardia e le ripercussioni su coltivazioni e allevamenti. La semina quest’anno è una scommessa e non lo è meno la produzione di formaggio Dop. Le piogge di questi giorni non mutano i termini del problema.
Parlano agricoltori, ricercatori del CNR, speleologi (le grotte sono una sorta di archivio del tempo, anche climatico) e parla Mauro Corona, scrittore, scalatore, coscienza inquieta.
Corona, ostile ad un progresso senz’anima, invita a prendere esempio dai nostri nonni che ascoltavano e rispettavano la natura. Assecondandola. È l’unica via per evitare la catastrofe.