Sono a Tel Aviv da tre giorni, viaggio molto interessante. Domani parteciperò a Gerusalemme alle celebrazioni per il 65esimo anniversario del rastrellamento del ghetto di Roma, poi conferenza all’Istituto italiano di cultura.
Ed ecco le immediate reazioni del popolo della Rete.
Innanzitutto si fa notare, in termini duri e risentiti che non si tratta del 65esimo anniversario come scrive Foa, ma del 75esimo. E poi non si celebra un evento così drammatico, ma si commemorano le vittime innocenti di un folle olocausto.
Tra le reazioni più ironiche: “ah, ecco, il famoso rastrellamento del 1953”
Poi: Due strafalcioni in cinque righe. Ecco il nuovo presidente della principale azienda culturale italiana.
Si continua con: “Un altro Toninelli” tweet che ha avuto anche una risposta: “eh no, Toninelli è inarrivabile.
“Posa il fiasco che è meglio” commenta un altro. E poi ancora: “Tu celebri i rastrellamenti? Ma conosci il senso e la gravità delle parole? Ma inizi proprio bene, degno dipendente di Salvini e Di Maio”.
Dopo essersi reso conto della gaffe, Foa ha cercato di rimediare. Non potendo cancellare il tweet, ne ha pubblicato un altro. Questo:
Marcello Foa @MarcelloFoa 21 ore fa
L’occasione della gaffe consente a molti utenti del social network, di fare alcune richieste ben precise al Presidente.
In particolare gli viene chiesto di trasformare la Rai in un’azienda credibile soprattutto nell’ambito dell’informazione. “Vogliamo che i Tg siano imparziali affinchè alcune notizie non si debbano leggere soltanto sul web”.
E ancora: “La Rai deve tornare a produrre contenuti di buona qualità, informazione indipendente, cultura, spettacolo. Niente più Tg e programmi faziosi nè passerelle elettorali”.
Anche per quanto riguarda i talk show, arrivano le richieste del web: “quando potremo vedere un talk di politica condotto da un giornalista vero?”.
Insomma Marcello Foa non sta certo passando inosservato…