E’ stata la prima volta che il giornalista ha messo piede in Rai dopo la cacciata dello scorso anno.
Giletti, incalzato dai due conduttori Geppy Cucciari e Giorgio Lauro, ha parlato della sua cacciata dall’azienda pubblica. “Quando dicono ad un giornalista di andare ad occuparsi di varietà e di abdicare al proprio mestiere, significa che c’è un motivo ben specifico ad di sotto di questa scelta. Hanno buttato via un programma L’Arena che ogni domenica coinvolgeva quattro milioni di telespettatori con share anche superiori al 20%”.
E poi: “Il direttore generale ha la libertà di mandare via chi vuole, ma deve almeno fornire una spiegazione che a me non è mai stata data”.
“La Rai è la mia vita, sono cresciuto nell’azienda Rai ed è stata una sofferenza” ha commentato. Poi ha detto: “ogni settimana Il foglio (quotidiano fondato da Giuliano Ferrara che ha interrotto le pubblicazioni) faceva una vera e propria campagna contro, con la mia faccia in prima pagina”.
Sulla possibilità di un ritorno all’azienda di viale Mazzini, ha sottolineato: “per ora ho un impegno con Urbano Cairo per tutta questa stagione. A Cairo mi lega un rapporto umano che va ben oltre quello professionale. A giugno ci siamo visti ed abbiamo siglato l’impegno per questa seconda edizione di Non è L’Arena con una semplice stretta di mano. Un gesto che ha un grande significato tra gentiluomini”.
Poi: “Con Cairo ci incontreremo entro la fine dell’anno e vedremo che succederà. Certamente finiremo la stagione, ci mancherebbe, con tutti i successi che abbiamo perché dovrei andare via?”
E, alla domanda: è più libero a La7 o quando era alla Rai? ecco la risposta: “Il fatto che io sia stato costretto a scegliere un’altra strada vuol dire che tutta questa libertà in Rai, su di me, alla fine non c’è stata. Basta che cambi un Dg e decide lui quel che succede”
E’ stato questo il motivo? insiste Giorgio Lauro: “Il motivo è che quando tu dai fastidio ad un certo tipo di volontà di non cambiare da parte di chi ha il potere dai trasversalmente fastidio”
Giletti ha avuto parole di grande considerazione per la professionalità dei giornalisti di La7, non ha nascosto che gli piacerebbe avere un giorno tra i suoi ospiti Cristiano Ronaldo. Giorgio Lauro lo ha incalzato: “magari inviterà una delle donne che dicono di essere state molestate da lui”.
Sulle presunte molestie di Asia Argento al giovane attore Jimmy Bennett, è stato categorico: io sto con Asia.
E non ha avuto dubbi nell’accordare la sua preferenza professionale a Lilli Gruber contro la quale, ogni sera, in access prime time, Retequattro schiera Barbara Palombelli.