A tra poco con la diretta!
Inizia il programma. Salvo Sottile sale in macchina, pronto ad accompagnarci in un lungo viaggio che si fermerà solo “prima dell’alba”.
E’ a Parma e raggiunge alcuni uomini del RIS. I fatti criminosi non hanno orario, i carabinieri sono sempre pronti ad intervenire. I RIS sono stati chiamati a svolgere un’esercitazione, devono risolvere un caso ipotetico, non reale.
E’ stata trovata una donna nella vasca da bagno con le vene recise. Gli indizi sembrano suggerire un suicidio: biglietto d’addio e coltello. Ma sarà davvero così?
Il compito dei RIS è individuare le tracce nascoste, tracce ematiche ma non solo. Gli indizi sono repertati, si passa il Luminol (una luce speciale che mette in evidenza macchie di sangue anche qualora siano state pulite).
Dalle indagini emerge che c’è stato il trascinamento di un corpo ed in cucina vengono individuate delle macchie di sangue. Solo il test del DNA svelerà se appartiene alla vittima.
Le analisi rivelano che appartiene ad un uomo. Si apre dunque la pista dell’omicidio.
I RIS lavorano senza sosta ed in condizioni di grande stress. Di giorno, di notte, devono riuscire a svincolarsi dai condizionamenti esterni.
Salvo continua il suo viaggio ed arriva al Mercato ortofrutticolo di Genova. Qui si lavora da mezzanotte all’alba. Nino è il vicedirettore del mercato ed accompagna Sottile nella sua esplorazione.
Al mercato esiste ancora la contrattazione, il prezzo è definito al momento, in un tira e molla, un balletto. Quello dei venditori è un lavoro che richiede tanto sacrificio, è una vocazione.
Pietro è uno dei mercanti storici del luogo e mostra a Salvo come avviene una contrattazione. Salvo si trova nel vivo della trattativa.
Il mercato si estende per 23mila metri quadrati, è una vera città ortofrutticola.
Vittorio è un trasportatore che lavora da due anni al mercato. Prima lavorava in una ditta di montaggio di quadri elettrici, ma poi – dopo essere stato licenziato – si è dovuto reinventare. Il giorno del crollo del Ponte Morandi, Vittorio era in viaggio verso Savona ed ha assistito alla tragedia.
“Era un fatto talmente grosso che mi sembrava impossibile. E’ questione di secondi” – racconta.
Ha afferrato il proprio cellulare ed è fuggito via. “La gente mi dice sei stato miracolato. Io non lo trovo un miracolo sinceramente. Tre bambini salvi sarebbero stati un miracolo. La mia è stata solo fortuna” – conclude.
Vidracco – a 50 km da Torino – ospita la comunità spirituale di Damanhur. Qui si festeggia il capodanno dell’anno 44 ogni 1° Settembre. La comunità è stata fondata nel 1970 ed ha il nome di una città egizia – la città della luce. Oggi ci sarebbero in Italia 500 comunità di questo tipo.
I membri di Damanhur cambiano nome, chiamandosi come animali, le loro guide spirituali. Convivenza e lavoro hanno un ruolo centrale nella comunità. Ci sono bar e supermercati bio, si vendono libri e quadri. A Damanhur è persino stata coniata una moneta: il credito.
I Templi dell’umanità sono edifici sotterranei costruiti dopo la caduta di una stella. Falco – fondatore della comunità – ha voluto questo spazio come culla di arte e ricerca. I membri scavano nella montagna per scavare dentro sé stessi. La profondità raggiunge i 72 metri.
Lo scavo è illegale. Una volta scoperti dall’autorità i templi sono stati sequestrati e solo recentemente restituiti ai Damanhuriani. Oggi si possono visitare al costo di 69 euro.
Ma di cosa vivono i membri della comunità? Alcuni hanno un lavoro all’esterno, ma c’è una cassa comune alla quale ognuno partecipa secondo le regole della comunità. Il sindaco di Vidracco fa parte di Damanhur.
Le profondità sarebbero fonte di 4 tipi di energia diversa, un evento raro che si verificherebbe solo lì ed in Tibet.
Le mura dei templi sono completamente affrescate.
Secondo gli esterni Damanhur sarebbe una setta. I racconti di coloro che hanno lasciato la comunità sono drammatici. Avrebbero perso tutti i loro beni ed avrebbero subito fortissime pressioni.
Sottile si allontana dalla comunità e ci racconta che in Italia è stata creata una sezione della polizia preposta ad occuparsi di crimini legati a sette ed organizzazioni illegali.
Salvo incontra Diego, un vero animale notturno. Amante della trasgressione, esprime se stesso attraverso outfit singolari e variopinti. Diego si traveste da animale – oggi un “draconiglio” – ma non è l’unico. Ci sono molte persone che si approcciano alla sessualità in maniera non giudicante, travestendosi da animali.
La Nudisco è una discoteca nudista. Non tutti i partecipanti alla festa sono però nudi. Ognuno è vestito, mascherato o nudo, ed indica la propria predisposizione verso il nudismo attraverso un codice. Indossando bracciali colorati o scrivendo parole o frasi sul proprio corpo, i partecipanti esprimono la propria essenza.
Ciò che spinge le persone a partecipare a questi eventi è la voglia di sentirsi uguali agli altri, il bisogno di non sentirsi giudicati per l’aspetto esteriore.
Nella Nudisco ci si tocca, ci si sfiora, con ludica ostentazione. Non c’è tensione erotica, ma tante risate.
Salvo lascia la discoteca e si reca in un bar. Qui incontra Tiziana, turnista del Policlinico Umberto I. La donna vive in una delle torri di Tor bella monaca. Al momento i residenti in questa zona stanno cercando di riqualificare le case popolari. Il concetto di normalità in questa zona è infatti del tutto arbitrario.
Alcool e droga, rabbia e violenza, erano (e sono) all’ordine del giorno. Il degrado ha avuto la meglio ed ha fatto largo alla criminalità.
Tiziana ed i suoi condomini hanno iniziato una vera e propria lotta per riprendersi il loro palazzo, la loro tranquillità. E’ nata l’associazione “Tor più bella”, che mira a far tornare la normalità e la legalità in questo quartiere.
Armati di scope i membri dell’associazione hanno ripulito tutta la zona, hanno iniziato lavori di ristrutturazione ed hanno organizzato ronde per non far entrare intrusi.
“La gente non ha capito quello che vogliamo fare, ma noi vogliamo vivere nella dignità. Non ci vogliamo arrendere, ce la stiamo mettendo tutta” – hanno raccontato.
Salvo guarda l’alba dalle torri. Forse la bellezza può davvero vincere il degrado. E’ finita la prima notte. Appuntamento alla prossima settimana.