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Bruno Vespa così avrà una serata in meno e una tale situzione si protrarrà fino alla fine della stagione. Duilio Giammaria inizia il nuovo ciclo del suo programma con un lungo e interessante reporgare sull’ISIS e con un approfondimento su quanto sta accadendo in Libia. Il giornalista intende dimostrare l’impegno del suo programma per i problemi internazionali prima di dedicarsi all’approfondimento delle tematiche italiane e delle risorse del nostro paese che, se ben sfruttate, potrebbero contribuire a risollevare la nostra economia.
Giammaria, nella prima puntata di Petrolio del 2016, torna a Tripoli: sono trascorsi oramai cinque anni dall’inizio di quella rivolta che ha portato alla caduta di Gheddafi. Il conduttore darà molto spazio alle storie umane. Racconterà, infatti, le vicende delle famiglie degli ostaggi italiani uccisi in Libia e darà voce ai sopravvissuti che forniranno la propria testimonianza.
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Si chiama “La guerra alle porte di casa” il reportage che vedremo e che farà il punto su quei territori tra Libia e Siria dove si è instaurato un vero e proprio regno del male. Un conflitto le cui conseguenze a livello umanitario sono drammatiche come viene documentato dalle cronache quotidiane. Petrolio, nella sua prima puntata manda in onda reportage esclusivi realizzati proprio a bordo delle navi della Marina Militare Italiana.
Petrolio parte dalle minacce dell’ISIS che ha diramato altri messaggi di guerra contro tutti attraverso video. Nelle puntate successive, il programma di approfondimento giornalistico torna ad occuparsi dei temi che gli sono consoni: la ricerca delle eccellenze del nostro paese e la loro valorizzazione.
La prima puntata è andata in onda il 16 agosto del 2013. Duilio Giammaria ne è stato il conduttore storico e il programma ha rappresentato una vera e propria scommessa di Rai 1 per approfondire alcune tematiche legate alla nostra economia spesso passate sotto silenzio. Giammaria è andato alla ricerca di tesori artistici e culturali, ha scovato tutti quegli imprenditori e quei talenti che aspettano soltanto di essere utilizzati. Vuole insomma portare alla ribalta una realtà: l’Italia possiede tantissime ricchezze che rappresentano l’oro nero, ovvero il petrolio per il nostro paese. Ma pochi, compresa la politica, si occupano di valorizzarli. {module Pubblicità dentro articolo}
Tra le puntate più interessanti, ricordiamo quella sulla Pompei antica. Giammaria diceva che in Inghilterra una sola mostra virtuale dell’antica città campana ha fatto guadagnare al museo somme incredibili. E noi che abbiamo qui la vera città la teniamo in condizioni estremamente precarie.
L’ultima puntata del 2015 è andata in onda il 30 dicembre.