L’anteprima è dedicata al quartiere romano del Trullo, ad ovest della città. Qui vive l’artista Angelo D’Amico, protagonista della street art capitolina con quella che lui definisce una “rivoluzione a colori”. Per D’amico l’importante è tenere fede a quelli che sono i valori veri che animano le vite – pur difficili e non sempre viste come esemplari – della periferia. Il suo obiettivo è quello di coinvolgere il maggior numero di linguaggi artistici possibili.
“Quale lingua parlo? Quella della gente”, dice l’artista.
Sono gli operai del turno di notte dello stabilimento ad accompagnare Salvo Sottile e Prima dell’alba a conoscere le fasi di lavorazione degli ordini che consentono di raggiungere le mielgiaia di spedizioni ogni giorno.
Nonostante una buona parte del lavoro (soprattutto lo spsotamento dei prodotti) negli stabilimenti Amazon sia affidata ai robot, molte inchieste hanno messo in luce condizioni lavorative non proprio esemplari. I problemi sono legati soprattutto ai ritmi di lavoro, alle pause quasi inesistenti durante i turni e ai metodi con cui viene valutato il lavoro dei dipendenti. La “Power hour”, ad esempio, è un’ora durante la quale a ciascun operaio viene chiesto di sbrigare la maggior quantità di lavoro possibile, in cambio di una qualche ricompensa per chi riesce a ad essere più veloce dei suoi colleghi.
Tutti gli intervistati nello stabilimento di Rieti, comunque, tendono a minimizzare la portata di questi problemi.
A pochi chilometri dal confine italiano di Tarvisio, l’Austria ospita il “Wellcun”, un club privato a luci rosse. I proprietari offrono i locali e un servizio molto simile a quello di una spa. All’interno, le donne svolgono quello che tecnicamente è inquadrato come “lavoro autonomo” e pagano una quota per poter operare nella struttura.
I proprietari dicono che non sono nè al corrente nè responsabili di ciò che accade nelle stanze.
In sostanza, il “Wellcun” è un bordello moderno, in cui le ragazze per poter operare devono seguire procedure molto rigide, sia sanitarie che burocratiche.
La maggior parte delle ragazze che lavorano in questo locale provengono dall’Europa dell’est e dicono di riuscire a guadagnare, nei casi migliori, fino a poco meno di mille euro in una notte e circa diecimila euro al mese.
Barisciano è un comune di duemila abitanti in Provincia de L’Aquila. È la tappa successiva di Prima dell’alba e il paese di una celebre sagra delle patate.
I preparativi durano nottate intere e coinvolgono gran parte del paese, per il quale la sagra è un evento importantissimo.
Salvo Sottile, poi, si sposta nel centro de L’Aquila con Stefania e Luce, madre e figlia sopravvissute miracolosamente al terremoto del 2009. Luce è stata salvata da un peluche regalatole da suo padre – purtroppo, morto – che ha attutito la caduta di calcinacci.
Sono in giro nei pressi della “Zona rossa” della città, dove la vita piano piano sta riprendendo e i lavori iniziano a progredire in maniera decisa. Ma c’è ancora molto da fare.
Ciò che manca di più ai giovani, che pure hanno ripreso ad animare quasi da subito le notti della città, è un centro storico finalmente rimesso in sesto. La sua distruzione ha significato la disgregazione di interi gruppi di amici e la mancanza di un punto di riferimeto.
Per Salvo Sottile l’alba sorge proprio a L’Aquila, mentre la sua passeggiata è un’amara constatazione di come l’Italia faccia ancora troppo poco in fatto di prevenzione.
La puntata di Prima dell’alba finisce qui.