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Dopo l’introduzione di rito, i conduttori ironizzano sulle critiche ricevute: se tutti pensano di saper condurre, che vadano al loro posto. Dal pubblico si alza una folla che sale sul palco. Intanto, per supportare lo sketch, la Leone viene relegata al ruolo di bellona che incassa, senza mai ripondere a tono, le battute maschiliste di Volo, che insinua sia brava solo in ambito sessuale. Come se già non bastesse l’orribile camicia da notte che la ragazza ha addosso.
Si passa quindi al primo servizio: Cizco ci racconta la storia di un locale gestito da ragazzi down: si tratta della tavola clada di Brescia 21 grammi. La iena trascorre la giornata con loro, aiutandoli in cucina. In Italia esistono solo altre cinque realtà dello stesso genere, spiega il responsabile: alcune associazioni però lo stanno contattando per capire come poter dare vita ad iniziative dello stesso genere.
Dopo il primo break pubblicitario, Matteo Viviani ci documenta una raccapricciante vicenda di Fisioterapia e molestie sessuali. Sofia testimonia come, durante una serie di sedute di trattamento, il dottore si stesse spingendo troppo avanti con le mani, ma di essere rimasta ferma per una sorta di inibizione dovuta al ruolo del fisioterapista. Seguita da una telecamera nascosta, la donna torna nello studio: stavolta però, la scena viene osservata da Vivini e altri due dottori, che spiegano esattamente quali movimenti siano assolutamente non professionali. Con Sofia a pancia in giù lunga sul lettino, l’uomo fa in modo di schiacciarle i genitali in mano ripetutamente e di avvicinarsi vicinissimo al suo collo; tutto a mutande abbassate e senza reggiseno. Le immagini sono rivoltanti: i due dottori che assistono con Viviani alle riprese non hanno dubbi, la paziente ha subito una violenza.
Viviani raggiunge il fisioterapista: lui si discolpa, ma la iena non gli fa certo mancare una ramanzina. Il volto però è offuscato.
Si prosegue con un servizio più leggero: Mary Sarnataro in Una stronza al salone del mobile. Inizia riempiendo la Ribas di complimenti, poi aggiunge: “E questa era Belén, adesso parlaci di te che non ce l’hai fatta”. Finisocno poi sotto le sue grinfie Juliana Moreira, che la riconosce, Marcella Bella, Flavia Vento e Raoul Bova, da cui porta a casa pure un bacio sulla guancia.
Si prosegue con Giulio Golia, che torna su una truffa a cui aveva già dedicato due servizi: Finti posti di lavoro: la truffa continua. Si tratta della signora Teresa, che prometteva posti inesistenti al Coni in cambio di consistenti somme di denaro, in una catena di truffe ai danni anche dei medici che rilasciavano i certificati medici per l’impiego. Stavolta, anziché il Coni, l’assunzione promessa era per il Giubileo: qualcuno però si è insospettito.
Quando Golia la raggiunge, finisce a botte.
Marco Maisano è andato di nuovo a Calais: Camionisti contro i migranti clandestini. Per aggiungere l’Inghilterra, i migranti disperati cercano di salire sui camion degli autotrasportatori: “Sono sconfitti dalla vita -spiega un camionista- e se dici che non li porti, ti minacciano con coltelli e machete”. Maisano raccoglie diverse testionianze di camionisti, che raccontano come, se sorpresi con uomini a bordo, si finisca schedati e che non sia sicuro dormire nella piazzola di sosta per i camion. Le telecamere riprendono anche un gruppo di ragazzi che aprono un portellone per introdursi.
Maisano riesce a parlare anche con un immigrato, che gli spiega il funzionamento: la mafia si accorda con alcuni camionisti, basta lasciare i soldi a loro per essere sicuri di passare. E lungo le strade si trovano folle di persone pronte ad asslaire, letteralmente, i veicoli in corsa. Una vera lotta tra poveri.
Dopo il servizio trasmesso la scorsa settimana, Gaetano Pecoraro approfondisce la questione Ambulanze: lavoro non pagato con soldi pubblici. Non era solo la realtà romana: anche nel resto d’Italia, dietro formalità da Onlus, per non perdere gli appalti, le associazioni assumono dei finti volontari pagandoli in nero attraverso rimborsi. Pecoraro raggiunge il Ministro della Salute, che promette di informarsi in merito.
Si va avanti con Veronica Ruggieri: Truffatore on line smascherato. La iena raggiunge un uomo che vende abiti e scarpe su internet, ma incassando i soldi e senza spedire la merce pagata. La Ruggieri lo trova grazie al numero della prepagata su cui si è fatto accreditare i soldi, e anche Facebook la aiuta in maniera determinante.
Giovanna Nina Palmieri è con la campionessa di tennis tavolo Nikoleta Stefanova: La mamma che non può andare alle Olimpiadi. La sportiva smentisce la giustificazioni dei vertici della Federazione secondo cui ha rinunciato alla maglia della nazionale: la donna respinge, sostenenendo di non essere riuscita a concliare tutti glia llenamenti con i suoi impegni da mamma, perché non adeguatamente supportata. Rimane il fatto che, nonostante sia la più forte, non potrà volare fino a Rio.
Per sottolineare il proprio sostegno alla Stefanova, eccola in studio, pronta a sfidare Fabio Volo sia in una sfida a ping pong che in quella a chi prepara la pizza migliore.
Intervista a Stefano Accorsi, Uno splendido quarantenne che sponsorizza l’ultima fatica cinematografica Veloce come il vento.
Luigi Pelazza va da Ministro Delrio per portargli le prove di un motore che inquina meno.
Dino Giarrusso incontra il tenente Del Bello: Denuncia l’inquinamento, perde la divisa. Ben sei anni fa, a Potenza, aveva fatto presente l’alto tasso di inquinamento, me solo adesso iniziano i sequestri. Con l’accusa di aver messo in cattiva luce la divisa che portava, gli è stata tolta: dato che oggi i fatti gli danno ragione, chiede di essere reintegrato.
Dopo 5 anni di carcere, intervista a Totò Cuffaro. L’uomo si dichiara “uno che ha fatto tanti errori senza aver favorito la mafia. E ancora: “La mafia oggi è un cosa che fa schifo”. Crocetta è “inadeguato” e a Roma voterebbe Bertolaso: radiato dall’ordine dei medici, a maggio partirà per il Burundi, dove potrà esercitare la professione.
Era l’ultimo servizio della serata, la puntata si conclude qui. Le Iene tornano in video giovedì.