Come nella più classica delle sceneggiature, l’eroe protagonista arriva nelle stanze del capo. E qui trova ad accoglierlo, colui che detiene il potere. Di spalle, quando si volta si scopre che è Hawking.
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Un villain da tradizione insomma, ma incarnato da un insospettabile. Il fisico infatti, non perde occasione di maltrattare il protagonista dello spot, che fino a quel momento ci aveva mostrato le prestazioni della Jaguar guidando in vari tipi di strada. In una sorta di nuovo James Bond inseguito in una galleria, quindi su strade innevate, percorrendo paesaggi dai colori mozzafiato.
Naturalmente, appena compare il boss della situazione, il protagonista diventa lui. Innanzitutto si tratta di una scelta per niente politicamente corretta, dato che il ruolo del cattivo viene ricoperto da una persona disabile; in secondo luogo, il testimonial di spicco non è un modello o un attore glamour, ma una personalità della scienza.
La Jaguar dunque, può osare grazie allo stesso Hawking, che si presta al personaggio. Non rinuncia però alla sua professione di fisico, tanto che il suo sottoposto, arrivato in ritardo, gli dice che “come lei sa, il concetto di tempo è relativo”. Addentrandosi poi in un’altra stanza per visionarne le prestazioni all guida, Hawking commenta dicendo che “tutti guidiamo Jaguar” e conclude con una risata. Una risata in pieno stile malefico, ovviamente. Un riferimento è sia al fatto che, ovviamente, la Jaguar sia un’auto di lusso che alla propria particolare condizione di salute che, invece, gli impedisce di condurre un veicolo del genere.
Ad annunciare lo spot è stato lo stesso fisico. Sulla sua pagina ufficiale Facebook infatti, ha scritto: “Mi conoscete tutti come il professor Stephen Hawking, il fisico che combatte con i grandi concetti del tempo e dello spazio ma c’è un altro lato di me che potreste non conoscere: Stephen Hawking attore”.
Un’operazione singolare, che porta in uno spot un esempio non solo di intelletto, ma anche di grande forza davanti alla malattia che ha hawking il fisico sulla sedia a rotelle dagli anni ’80.