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Cominciamo con gli spesati che racconta le grandi spese effettuate da Norberto Achille presidente di Ferrovie Nord Milano il gruppo controllato dalla Regione Lombardia a cui è affidata la gestione del trasporto ferroviario lombardo. Bellano svela come sia state caricate sui conti della società, molte spese, tra cui €900 al Twiga il locale di Flavio Briatore in Versilia. Poi ci sono spese di carburante auto per uso privato, pranzi in giorni festivi e persino scommesse sportive.
Questi esborsi sono noti in quanto vengono raccolti nel rapporto realizzato dall’organo di controllo interno di Ferrovie Nord stilato da Andrea Francioso insieme ad altri funzionari a cui tocca il compito di controllare i conti.
Tra le spese c’è anche l’acquisto di tre quadri per un totale di €17000 pagati da Ferrovie Nord. I dipinti furono regalati all’allora presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni.
L’inchiesta che vedremo questa sera si sofferma soprattutto sulle intimidazioni di cui sarebbe fatto oggetto Andrea Franzoso da parte dei vertici della società. Il funzionario ha denunciato tutto in Procura. Report cerca di far luce sui motivi per i quali il nuovo presidente delle Ferrovie Nord Andrea Gibelli, nominato per risollevare l’azienda dopo lo scandalo delle spese anomale, lo ha trasferito in altro settore.
La seconda inchiesta parla dei gettoni d’oro.
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Ranucci fa il punto su quello che accade quando un concorrente vince i gettoni d’oro. la Rai ogni anno sborsa dai 6 ai 10 milioni di euro in gettoni d’ Oro che acquista dall’Istituto Poligrafico della Zecca dello Stato: con questi gettoni vengono premiati i vincitori dei quiz. Tale modalità è oramai consolidata fin dal 1955 quando ad inaugurarla fu la trasmissione Lascia o raddoppia. I gettoni d’oro vengono usati al posto del denaro contante per non violare la legge sul gioco d’azzardo. La Rai è l’unica emittente televisiva che premia con gettoni d’oro al massimo della purezza.
L’ultimo servizio si chiama Targa mia cara e fa il punto sulla produzione delle targhe auto affidata in regime di monopolio al Poligrafico dello Stato. L’automobilista paga una targa oltre €42 invece negli altri paesi dove il servizio è affidato a privati i costi sono molto più bassi. Valesini va a indagare su quello che accade se una targa prodotta dallo Stato va in rovina. A questo punto il codice della strada impone che la targa vada sostituita ma il cittadino deve pagare a un conto ancora più salato.
Come sempre tutte le inchieste di Report vengono pubblicate sul sito www.report.it Come ogni domenica ci sarà anche una diretta Twitter che mette al corrente il popolo del web passo per passo su quanto sta andando in onda. I commenti sono possibili sia su Twitter che sulla pagina Facebook del programma della Gabanelli.