Dopo la prima puntata speciale trasmessa da Rai3 lo scorso 27 ottobre, dal titolo “Come figli miei”, Iannaccone torna sulla terza rete diretta da Stefano Coletta con un nuovo ciclo di appuntamenti nella fascia dell’access prime time.
Il padrone di casa realizza, con approccio delicato e sensibile, un viaggio nel mondo del lavoro che non lascia scelta.
L’articolo 4 della Costituzione riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro. Fino a che punto però è lecito accettare ogni condizione pur di lavorare? Si può vivere se quello che ci viene offerto è avvelenato? Da questi interrogativi, ai quali cerca di dare una risposta, parte Iannaccone per avventurarsi in un universo dove l’inquinamento regna sovrano e i pericoli per la salute pubblica sono notevolissimi. Purtroppo il grido d’allarme, più volte lanciato, è rimasto inascoltato.
Una dimostrazione del degrado è fornito da Augusta, Priolo, Melilli, simbolo del ricatto occupazionale. In questo tratto di costa a due passi da Siracusa, patrimonio UNESCO, si trova il più grande insediamento petrolchimico d’Europa, promessa di benessere e progresso. La storia purtroppo è andata diversamente.
Oggi questa lingua di terra è tra le più inquinate d’Europa. Mutazioni genetiche nei pesci, malformazioni neonatali e cancro sono lo scenario di morte di questa parte della Sicilia di spettacolare bellezza incontaminata.
Tra denunce inascoltate e assenza delle istituzioni, pochi sono quelli che riescono a far sentire la propria voce. Don Palmiro Prisutto è una di queste. In assenza di un registro tumori è lui che da anni aggiorna la triste lista dei morti di cancro.
Sono arrabbiata ma lo stato dov e’!!!
Sono sconcertata la vita e’ preziosa per tutti …il lavoro per morire….
Un grande Domenico Iannacone! Una trasmissione condotta in maniera eccellente!!