Le prime donne camorriste le abbiamo viste sul piccolo schermo nella prima stagione di “Gomorra – la serie“. Si trattava di Imma (Maria Pia Calzone) la moglie del boss Pietro Savastano che ha avuto un ruolo molto importante e significativo. Ma anche nel film “Il camorrista” c’era stata una figura femminile di notevolissima importanza, donna Rosaria. Ricordiamo che la pellicola era liberamente tratta dall’omonimo romanzo di Giuseppe Marrazzo giornalista e padre di Piero Marrazzo, ex presidente della Regione Lazio tornato in Tv due anni fa con il programma “Razza Umana“. {module Pubblicità dentro articolo}
Donna Rosaria e donna Imma solo due celebri stereotipi del mondo del cinema e delle serie televisive che hanno incarnato perfettamente il fondamentale ruolo di potere detenuto dalle donne dei clan mafiosi e camorristici. Questo significa che la criminalità organizzata sta cambiando pelle e sta coinvolgendo sempre più massicciamente anche le donne.
Queste figure femminili sono infatti in grado di gestire affari loschi, traffici di droga e ogni tipo di business per le famiglie alle quali appartengono ed alle quali hanno giurato eterna fedeltà. Il docu-reality di Crime+ investigation si pone l’interrogativo, ma chi sono le Lady Clan? Sono donne legate da vincoli di parentela ai principali boss che, per motivi differenti, non possono più gestire l’organizzazione dei propri clan. Quindi le figure femminili ne prendono il posto e si dimostrano molto spesso ancora più spietate, ciniche e crudeli dei propri consanguinei maschi.
Sono donne che vengono quotidianamente pedinate ed intercettate dalle forze dell’ordine mentre discutono di come vendere ad esempio partite di droga, come entrare nei negozi, intimorire i proprietari e imporre loro il famigerato pizzo. Non solo ma vengono intercettate anche quando minacciano i collaboratori di giustizia.
Dal docu-reality viene fuori un’immagine nuova della delinquenza organizzata che ha capelli lunghi, trucco sugli occhi, rossetto alle labbra e spesso un appeal molto notevole. Sono cioè le quote rosa della malavita ad essere raccontate nel programma “Camorriste” la nuova produzione del canale Crime+ investigation in prima visione assoluta. {module Pubblicità dentro articolo}
Le puntate complessive saranno quattro e tra queste in una sarà ricordata la storia di Cristina Pinto, affiliata al clan Perrella. Inoltre molte delle donne che verranno analizzate nel programma hanno deciso di collaborare con la giustizia e quindi sono pentite di mafia o di camorra.