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Dopo una settimana di pausa dovuta al Concerto del 1 maggio trasmesso da Rai3, Report torna in palinsesto per affrontare un problema molto grave.
È indubbio che siamo di fronte alla più grave emergenza migratoria avvenuta in Europa dal secondo dopoguerra ad oggi. L’Unione europea non ha reagito in maniera positiva all’ondata di persone che fuggono dalla guerra e cercano un futuro migliore nei nostri paesi. Infatti la risposta è stata la firma di un trattato con la Turchia che mira a chiudere la rotta balcanica e vuole impedire ai profughi di arrivare nei paesi del Nord Europa.
A tutto questo si aggiunga che anche il trattato di Schengen oramai traballa perché molti Stati europei stanno alzando letteralmente le barricate per impedire l’entrata del flusso migratorio nei propri territori.
Ecco che sono sorti i controlli ai confini e persino i fili spinati si sono visti in molte parti d’Europa. Che fare dunque? La realtà è la seguente: oggi l’unica rotta aperta é quella mediterranea dalla Libia all’Italia. È letteralmente impossibile chiudere il Mediterraneo con il filo spinato. Questo comporta necessariamente che il nostro Paese insieme alla Grecia è diventato oramai l’unico luogo di approdo. Il problema è dunque uno solo: bisogna evitare la instabilità del paese e per farlo è necessario affrontare il problema dei migranti cambiando radicalmente le regole della impostazione dell’accoglienza. Tutto da rifare dunque in una maniera che sia positiva sia per i paesi che ospitano sia per coloro che vi arrivano.
Report ha provato a dare il proprio contributo alla risoluzione del problema. Infatti ha cercato di costruire un progetto completamente basato sulla gestione pubblica e sotto la supervisione europea. Un progetto grazie al quale il dramma dei migranti può trasformarsi in una risorsa sia per la collettività sia per le persone che fuggono dalla guerra e cercano un futuro migliore.
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Nella puntata di Report in onda questa sera Milena Gabanelli ascolta varie testimonianze a proposito. E tra i personaggi che diranno la propria opinione c’è il commissario europeo all’immigrazione Dimitris Avramopoulos che ha sempre dimostrato un atteggiamento di grande apertura e disponibilità nell’affrontare il problema e cercare una soluzione. Il commissario questa sera dirà ai microfoni della Gabanelli: “voglio mettere subito in evidenza che l’Europa c’è e le idee che vengono anche dalla società civile devono essere prese in seria considerazione. Se sono concrete possiamo fornire l’aiuto necessario per realizzarle”.
Perché in Italia non si fa quello che serve al popolo che lavora che sia pubblico o privato e per gli industriali onesti
Vorrei sapere perché chi lavora operaio commerciante artigiano imprenditore non debba essere tutelato in quanto tale dal nostro STATO con tutte le istituzioni competenti,da un precoce.