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Si comincia con La guerra dei brevetti un reportage che mostra qual è la situazione dei brevetti nel nostro paese. Si continua con il servizio dal titolo Direzioni antimafia che mostra come la mafia sia profondamente cambiata non solo nel nostro paese negli ultimi anni. Infine l’ultimo reportage sarà dedicato al problema delle multe e ha per titolo C’è multa per te.
Cominciamo a vedere come sono strutturate le tre inchieste. Nella prima dal titolo La guerra dei brevetti di Paolo Mondani i telespettatori di Report sapranno che è in corso una vera e propria guerra per la difesa e l’accaparramento di marchi e brevetti. In questa guerra sono coinvolte non sono le grandi multinazionali e istituzioni, come ad esempio università, ma anche personaggi comuni. Ad esempio sapevate che è stato brevettato persino il movimento delle dita che si fa per allargare su un cellulare una fotografia? E, a contendersi la primogenitura di questo gesto, sono state la Samsung e la Apple che si sono combattute senza esclusioni di colpi.
Il reportage di Paolo Mondani ce ne spiegherà i dettagli. Sembra quasi di riascoltare una famosa frase di Pippo Baudo, quando i vari personaggi che incontreremo questa sera diranno con sicurezza questo l’ho inventato io. Ma dietro queste frasi oppure dietro un certificato davvero esistono anni di ricerca di battaglie e anche di trafile burocratiche. Milena Gabanelli ci mostrerà come funziona l’ufficio europeo dei brevetti che ha sede a Monaco dal quale dipende il rilascio dei certificati.
Il secondo reportage ha per titolo Direzioni antimafia di Giovanni Mottola. Il servizio farà il punto sulla situazione della mafia in Italia.
Nonostante la guerra delle forze dell’ordine contro la mafia abbia avuto negli ultimi anni dei risvolti estremamente positivi, il fatturato delle organizzazioni criminali sembra aumentare sempre di più. Infatti gli arresti di i pericolosi e importanti boss sono oramai una realtà e il 41 bis ha dato i suoi frutti. Nelle carceri italiane ci sono detenuti più di 6000 mafiosi, le strutture militari dei clan sono state smantellate e solo negli ultimi due anni alle organizzazioni criminali italiane sono stati confiscati e sequestrati beni per oltre 6 miliardi di euro.
Ciononostante la criminalità organizzata italiana non è mai stata così imponente. Come mai? Il motivo è da ricercarsi nel fatto che le organizzazioni criminali hanno cambiato completamente pelle, non sparano più ma si sono infiltrate nelle più grandi banche d’affari, sono diventate transnazionali mentre l’Unione non riesce a dotarsi neppure di una procura europea.
Infine un servizio su il mondo delle multe dal titolo C’è molta per te di Paolo Valesini. Solo nel 2015 i comuni italiani hanno incassato oltre un miliardo di euro grazie alle multe.Come funziona quando riceviamo la comunicazione che dobbiamo pagare?