L’11 dicembre 2006, in un piccolo paese della provincia di Como, quattro persone vennero uccise a coltellate e colpi di spranga. Subito dopo, l’appartamento di via Diaz 25 venne dato alle fiamme dagli assassini.
Le vittime della strage furono : Raffaella Castagna, Youssef Marzouk, Paola Galli e Valeria Cherubini con il suo cane. Mario Frigerio, marito di quest’ultima, è riuscito a salvarsi perché venne creduto morto dagli assalitori.
Nonostante i tre gradi di giudizio abbiano condannato in via definitiva all’ ergastolo Rosa Bazzi e Olindo Romano, vicini di casa di Raffaella Castagna; sulla vicenda aleggiano ancora molti dubbi.
Franca Leosini ha ricostruito l’avvenimento dando voce a Pietro e Beppe Castagna, gli unici due sopravvissuti al delitto.
Storie maledette ritornerà in onda in primavera, sempre su Rai3, con un nuovo ciclo di puntate.
Seguiamo insieme la diretta:
Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ha deciso di avviare un’ispezione sul caso in quanto ha delle perplessità su alcuni aspetti dell‘indagine e dell‘istruttoria. Per questo la Procura di Como ha inviato gli atti a Roma.
La giornalista Franca Leosini ricostruisce con il suo tipico linguaggio romanzato la vicenda della strage di Erba.
Dopodiché introduce gli ospiti della puntata : Pietro e Beppe Castagna.
Si inizia ricordando la prima vittima : Raffaella Castagna, 30 anni. I fratelli descrivono com’era la sorella.
La ricordano come una figlia molto coccolata essendo l’unica femminuccia di casa, era una donna molto vivace e determinata. Ha studiato pedagogia alle scuole superiori e non ha terminato l’università. Il padre comprò una casa a Raffaella: proprio l‘appartamento di Via Diaz. Era impegnata in molte attività umanitarie.
Nell’ottobre del 2002 incontrò un tunisino del quale si innamorò: Azouz Marzouk.
I due giovani nel giro di pochi mesi andarono a vivere insieme senza dirlo a nessuno. La prima ad accorgersi della convivenza fu la madre. Inizialmente la famiglia accolse il ragazzo accettando anche il fatto che appartenesse alla religione islamica. Nel 2003 Raffaella e Azouz si sposarono ma i genitori della ragazza erano contrari. I famigliari di Raffaella,infatti, non si presentarono al matrimonio.
Nel 2005 l’uomo andò in carcere per spaccio di sostanze stupefacenti. I fratelli sospettano che Raffaella sapesse delle attività illecite del marito. Dalla loro unione è nato un figlio :Youssef.
Alcuni vicini si lamentano dei continui litigi della coppia: tra questi Olindo e Rosa.
Olindo sposò la prima ed unica donna della sua vita, Rosa. Rosa aveva abbandonato la scuola dopo la quinta elementare.I coniugi non hanno figli, non hanno amici e non hanno interessi.
I coniugi Romano si lamentavano delle continue feste a casa di Raffaella e Azouz, in quanto si alzavano presto la mattina per andare a lavorare ed erano infastiditi dal chiasso.
I fratelli raccontano di una probabile gelosia dei coniugi nei confronti della sorella per due motivi: Raffaella viveva al piano di sopra in un appartamento con terrazzo mentre i Romano vivevano nel seminterrato; Raffaella aveva un figlio e Rosa no.
La giornalista manda in onda il servizio del Tg1 del 2006 dedicato alla strage di Erba.
I giornalisti e il padre di Raffaella inizialmente scelsero come colpevole Azouz, per via dei suoi traffici illeciti, ma il giovane il giorno della tragedia si trovava in Tunisia.
I funerali della madre e del piccolo si svolsero proprio in Tunisia. Parteciparono i famigliari di Raffaella e anche un presunto ospite inaspettato : Fabrizio Corona.
All’epoca Corona si recò sul posto per scattare delle foto ai funerali per avere l’esclusiva. Corona e Azouz avevano sottoscritto un accordo economico. Dopo la tragedia Azouz entrò nella scuderia Fabrizio Corona-Lele Mora, realizzando molte interviste e non solo.
Da dodici anni gira una voce diffamatoria nel confronti di Pietro Castagna: sarebbe lui il colpevole della strage di Erba.
Un amico di Azouz avrebbe raccontato di aver visto Pietro vicino all’appartamento di Raffaella. Lo avrebbe visto con una parrucca bionda mentre parlava in tunisino. Pietro Castagna è innocente e spiega a Franca Leosini tutte le accuse infamanti che sono girate a suo carico. Ne soffre in quanto sono assolutamente false.
L‘amico di Azouz non si è mai presentato al processo.
Il giorno della tragedia il primo ad apprendere la notizia fu Beppe che avvertì i componenti della famiglia. Il padre era sotto shock.
Azouz è un uomo dalle grandi idee e senza finanze : voleva costruire un ostello, un campeggio e voleva realizzare un parco giochi, il tutto in Tunisia. Raffaella chiese al padre la sua parte di eredità per finanziare i fantomatici progetti del marito. Il padre si oppose e Azouz incolpò Pietro e Beppe. In questo modo il tunisino voleva gettare fango sui fratelli utilizzando l’eredità come movente del delitto. I fratelli Castagna non avevano nessun motivo per compiere la strage.
I famigliari hanno donato la macchina della madre e l’appartamento di Via Diaz. La casa, rinominata Casa Raffaella, è stata donata alla Caritas e messa a disposizione di famiglie bisognose. Nel mese di maggio del 2018 Carlo Castagna è morto in ospedale all’età di 75 anni.
Ora l’argomento cade su Olindo e Rosa: come avrebbero fatto in 15 minuti ad uccidere le quattro persone, a dare fuoco all’appartamento e a non lasciare alcuna traccia?
I fratelli Castagna sembrano non aver dubbi sulla colpevolezza dei coniugi Romano.
La giornalista spiega che ci sarebbero delle gocce di sangue, le quali non sono appartenenti né ai coniugi né ai soccorritori. A quest’ultimi però nessuno ha mai prelevato dei campioni di Dna per confrontarli.
Olindo e Rosa hanno confessato l’omicidio, successivamente hanno ritrattato dando colpa ai suggerimenti dati dagli inquirenti per evitare l’ergastolo.
Pietro racconta che nell’aula di tribunale Rosa mimò perfettamente il gesto dell’accoltellamento con una naturalezza, a tratti spaventosa. Durante la confessione Rosa spiegò di essere anche stata violentata da Azouz.
L’attenzione ora si sposta su Mario Frigerio : sopravvissuto alla strage di Erba.
Pochi giorni dopo l’accaduto Frigerio confessa che l’assassino è un uomo straniero, forse tunisino, con pelle olivastra e capelli corti. Successivamente cambia versione accusando Olindo e Rosa. Rimarrà fermo su questa posizione durante tutto il processo fino alla sua morte avvenuta nel 2014.
Nel frattempo Azuz, pochi mesi dopo la tragedia, si fidanza con Michela Lovo, una ragazza di Lecco, qualche anno dopo si sposano ed hanno tre figlie. Il matrimonio finì sulle copertine dei giornali.
Rientrando in studio, la giornalista congeda i suoi ospiti ricordando che Pietro e Beppe hanno preso in mano le redini dell’azienda di famiglia, continuando a portare avanti il nome dei Castagna.
Termina così Storie Maledette – Nel cuore ferito della strage di Erba.
Il nuovo appuntamento con Storie Maledette è previsto per la prossima primavera.