Andrea Purgatori ripercorre il conflitto che fu una immane tragedia, e provocò ben 10 milioni di morti, di cui un milione e trecentomila erano soldati italiani.
Cento anni fa si concludeva la Prima Guerra Mondiale, la Grande Guerra; una guerra lontana, spesso rimossa, una guerra di trincea, di linee di fuoco, di massacri, di inutili stragi, come la definì Papa Benedetto XV.
All’interno della puntata di Atlantide, trasmessa questa sera, saranno trasmessi due film rappresentativi che ripercorrono la ferocia della guerra e alcuni degli episodi più tragici accaduti in quegli anni. Si tratta di Gli anni spezzati e Il battaglione perduto.
Gli anni spezzati | trama
Gli anni spezzati è una pellicola australiana di Peter Weir, narra la storia della sanguinosa battaglia di Gallipoli, e di un battaglione australiano mandato al massacro per distogliere .l’attenzione del nemico dall’attacco principale su un fronte diverso.
In particolare si fa riferimento ad uno dei tragici episodi della violentissima battaglia di Gallipoli, campagna della prima guerra mondiale, dove tra il 1915 e il 1916 persero la vita 8.587 uomini dell’ANZAC, parte del corpo di spedizione comprendente soldati dell’esercito australiano e neozelandese. La storia è incentrata sul valore della vita e la leggerezza con cui è bruciata dalla ferocia della guerra.
Il film è stato uno dei più grandi successi di tutti i tempi in Australia, sia di pubblico che di critica. Ha ottenuto tra l’altro ben otto AFI Awards in tutte le principali categorie. All’estero il successo è stato meno significativo
Il battaglione perduto | trama
l Battaglione Perduto, di Russel Mulcahy, racconta le vicende di un gruppo di soldati americani inviati nella foresta delle Argonne, in Francia, per una missione ma subito abbandonato al proprio destino.
Siamo nell’ottobre 1918. Mentre la Grande Guerra volge al termine, militari della 77ª Divisione statunitense guidato dal maggiore Charles White Whittlesey (Rick Schroder), ricevono l’ordine di avanzare e tenere una posizione controllata dai tedeschi. Il generale Alexander dice loro che saranno fiancheggiati da una divisione francese e da un’altra americana ma in realtà si ritroveranno soli, senza cibo, acqua e medicinali, a doversi difendere per giorni e giorni contro i tedeschi che faranno di tutto per farli ritirare. Dai soldati americani catturati, e poi rilasciati, giungono i messaggi del generale avversario che chiede la loro resa immediata.
Ma nessuno vuole arrendersi e tutti i contrattacchi tedeschi falliscono. L’artiglieria americana sparerà contro i tedeschi in quella zona ma sbaglierà il tiro e più di 60 uomini moriranno sotto il fuoco amico. Alla fine un aereo alleato perlustrerà la zona boschiva entro la quale il battaglione doveva trovarsi. Il pilota riesce a individuarli ma viene colpito; fortunatamente prima di morire riesce a dire al comando americano quello che aveva visto. Dei 600 soldati che erano partiti, meno di duecento riusciranno a tornare indietro