Dopo aver visitato sette giorni fa l’Istituto degli innocenti, l’ex Presidente del Consiglio si trova, oggi, nell’Archivio parrocchiale della Basilica di San Lorenzo da dove racconterà la storia di una signora speciale: Lisa Gherardini.
Nell’archivio si trova il suo certificato di morte datato 15 luglio 1542. Lisa di Antonmaria Gherardini, detta anche Lisa del Giocondo, per matrimonio, e conosciuta universalmente come Monna Lisa o la Gioconda, è stata una nobildonna italiana, appartenente all’aristocratica famiglia fiorentina dei Gherardini di Montagliari. Era nata a Firenze il 15 giugno 1479. E’ sepolta nella Basilica di Santa Maria Novella, sempre a Firenze.
Secoli dopo la morte di Lisa, la Gioconda è diventata il dipinto più famoso del mondo ed un simbolo dell’arte occidentale.
Raccontando la sua vita, Matteo Renzi mette in evidenza che non era una donna normale:
“Donna Lisa è la modella di Leonardo da Vinci, la Gioconda. È la modella che con il suo sorriso – afferma Renzi – renderà eterna un’opera d’arte incredibile. Donna Lisa muore e qui abbiamo il suo certificato di morte, ma tutti noi che abbiamo incrociato con il nostro sguardo quel sorriso sappiamo che la Gioconda vivrà in eterno.
Vivrà in eterno in Francia. Diciamolo subito a tutti quelli che quanto c’è qualche polemica con i nostri cugini francesi dicono ‘ridateci la Gioconda!’… Ridateci cosa?! – sorride e conclude Matteo Renzi – Noi la Gioconda l’abbiamo venduta! Non è uno di quei capolavori che i francesi c’hanno portato via con Napoleone, con la campagna d’Italia. Ma la sua casa è sempre stata la Francia. E dunque chi come Francesco Perugia tentò di trafugarla fu chiaramente condannato e messo in carcere”.
Firenze secondo me | ascolti
La seconda puntata di Firenze secondo me ha avuto un ascolto maggiore rispetto alla prima che aveva esordito all’1.8%. Ha conquistato, infatti, il 2.2% di share.
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