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Per anni affettuosa Cettina di Un medico in famiglia, la Savino si è accreditata presso il grande pubblico anche come attrice drammatica. Un volto rassicurante per i telespettatori, abituati a vederla in ruoli positivi nella fiction Rai. Una presenza legata a personaggi molto amati, che le hanno assicurato una vasta popolarità tra il pubblico generalista.
Proprio in virtù di questa sua figura professionale, cementata da anni di carriera, colpisce ora vederla promuovere prestiti.
Per quei tanti telespettatori che la associano ai personaggi a cui ha dato il volto, la Savino diviene una persona affidabile e, soprattutto, garanzia di fiducia. Sono quegli stessi telespettatori ai quali, adesso, in un momento di grande difficoltà economica diffusa, si propongono prestiti bancari. La Savino, insomma, chiede fiducia, facendo leva sull’affidabilità conquistata nel corso del proprio vissuto professionale.
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Nello spot infatti, vediamo l’attrice dietro il bancone di un bar. Sta ascoltando quanto dicono i due clienti, che parlano di un altro cliente del bar, seduto poco distante da loro. Stando ai discorsi di uno dei due infatti, in pochissimo tempo l’uomo ha comprato sia un divano per la moglie che la moto per sé. L’altro gli spiega che con Compass basta un giorno per ottenere fino a 30mila euro di prestito. Una cifra affatto irrisoria, che lo lascia piuttosto stupito. È a questo punto allora che interviene la barista-Savino, per spiegare che “lo sanno tutti” ma che, soprattutto, “si fa prima a farlo che a dirlo”.
Come se non bastasse poi, l’attrice intona il motivetto del jingle e, a sottolineare la vicinanza di Compass ai cittadini, indica con lo sguardo davanti a sè: dall’altra parte della strada infatti, si trova la filiale della banca. Incredibilmente a portata di mano, facilmente raggiungibile per chiunque.
Insomma una delusione. La constatazione che anche i personaggi ritenuti più vicini al pubblico, sono pronti, in nome del Dio Denaro, a compromettere i lati positivi della loro personalità artistica. Un personaggio familiare, nato in una serie come Un medico in famiglia, avrebbe dovuto “prestare” più attenzione al suo ruolo di testimonial e non andare in giro in tv a chiedere “prestiti”.